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Terme di Casciana, Rifondazione: “No alla privatizzazione, si al lavoro stabile”

31 marzo 2022 | 12:46
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Terme di Casciana, Rifondazione: “No alla privatizzazione, si al lavoro stabile”
Terme di Casciana, Rifondazione: “No alla privatizzazione, si al lavoro stabile”
Terme di Casciana, Rifondazione: “No alla privatizzazione, si al lavoro stabile”

“Ribadiamo il nostro no convinto a qualsiasi processo di privatizzazione del nostro settore termale e chiediamo al contrario un forte potenziamento pubblico a partire dalla stabilizzazione del lavoro e la fine di ogni forma di precarizzazione e sottrazione dei diritti dei lavoratori termali”. Lo dice la segreteria provinciale del Partito della Rifondazione comunista di Pisa sul tema del termalismo toscano in generale e di quello di Casciana Terme in particolare.

L’intervento si inserisce nei preparativi di un convegno che il Partito organizza proprio sul tema degli impianti termali e del loro futuro sabato prossimo, 2 aprile a partire dalle 15, nel salone della sede delle Terme di Casciana. “In quella sede faremo una proposta nostra per il futuro di quella che è al momento la più grossa azienda del comune, con oltre 60 dipendenti“ dicono i due esponenti di Rifondazione Comunista Daniele Mori e Antonio Bernardeschi, quest’ultimo anche consigliere comunale della lista civica di sinistra “Per una svolta in Comune”, che proprio sul tema dei servizi pubblici e delle terme ha rotto alcuni mesi fa con la maggioranza a guida Pd del sindaco Mirko Terreni.

“Le Terme cascianesi curano da sempre patologie respiratorie endovenose, un settore nel quale non si è puntato abbastanza in questi anni – ha detto Daniele Mori –. Per questo abbiamo lanciato questo convegno e faremo una proposta coinvolgendo i cittadini. E’ assolutamente indispensabile rinsaldare i rapporti che la struttura ha con Inail, Inps, e Usl per il settore della cura. Mentre da parte del Partito Democratico c’è solo l’interesse a far entrare il privato nella gestione”.

“Se la Regione vuole uscire dalla gestione questo a noi non piace, ma è importante che, se lo fa, lo faccia lasciando una situazione sana ed in grado di procedere con le sue gambe – afferma, invece, Ascanio Bernardeschi, recentemente inserito come membro dell’opposizione nella commissione paritetica delle terme –. Riteniamo da sempre che il futuro termale di casciana debba essere all’insegna del protagonismo del pubblico, il solo in grado di cambiare di volta in volta strategie e azioni di rilancio secondo le necessità, ma soprattutto con l’interesse a garantire un servizio per tutti e tutte”.