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Argine dell’Arno, Guazzini (CambiaMenti): “Due anni di attesa, servono lavori urgenti”

17 febbraio 2022 | 17:54
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Argine dell’Arno, Guazzini (CambiaMenti): “Due anni di attesa, servono lavori urgenti”

La capogruppo del Gruppo consiliare CambiaMenti ha presentato una nuova interpellanza per il prossimo consiglio comunale

La capogruppo del gruppo consiliare CambiaMentiManola Guazzini ha presentato una nuova interpellanza che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale e riguarda la messa in sicurezza dell’argine dell’Arno dal lato di San Donato di San Miniato.

La vicenda, ripercorsa da Guazzini, mette in luce opere “già affidate con consegna del cantiere prevista nell’estate 2020”. Il problema, però, “tra subappalti da poter affidare e altre soluzioni mai affrontate”, non è mai stato risolto. Guazzini chiede che vengano fatti lavori in somma urgenza entro al massimo l’estate 2022, prendendo come riferimento altri lavori della vicina Santa Croce su un’ex conceria a rischio.

“A fine giugno 2020 – spiega Guazzini – risultava che la ditta incaricata dei lavori per la messa in sicurezza dell’argine dell’Arno sulla sponda sinistra a San Donato immediatamente a valle del ponte di Santa Croce sull’Arno era stata individuata, e che la consegna del cantiere sarebbe dovuta avvenire entro il 16 giugno dello stesso anno, ma, in seguito a un ulteriore ritardo presentatosi ‘per la necessità di svolgere verifiche sul subappalto’, la consegna sarebbe avvenuta un mese dopo. In occasione della discussione sul Dup 2022-24 il nostro gruppo consiliare – continua – ha presentato un emendamento per chiedere che l’amministrazione comunale verificasse se i problemi relativi a quel subappalto fossero stati sbloccati; che eventualmente si concordassero altre soluzioni; e che in alternativa il Comune anticipasse ‘i lavori di messa in sicurezza con un atto straordinario sostitutivo’. L’emendamento è stato respinto a maggioranza”.

“Come si apprende dagli organi di informazione locali – prosegue Guazzini – il Comune di Santa Croce sull’Arno, per far fronte all’inerzia dei proprietari dell’ex conceria Nobel, ha stanziato 50mila euro, a cui, secondo una dichiarazione del vicesindaco Marco Baldacci, ‘andrà sommata anche quella per la progettazione, nonché il costo del suolo pubblico derivante dalla chiusura della strada, corrispondente a circa 5mila euro al mese’, per mettere in sicurezza un tratto della via San Tommaso adiacente all’ex conceria, proponendosi di mettere i costi in conto ai proprietari. Tale iniziativa rende evidente la possibilità, in via straordinaria e di fronte a situazioni gravi e urgenti, di ricorrere ad atti sostitutivi con possibilità di rivalsa successiva”.

Guazzini interroga dunque la giunta: “Chiedo a sindaco e giunta se non ritengano di riconsiderare la possibilità di ricorrere, dopo aver esperito a ogni azione necessaria per ricercare una soluzione in accordo col Genio Civile, ad un atto sostitutivo di tipo straordinario in modo da garantire l’effettuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’argine in questione non oltre la primavera-estate del corrente anno 2022. In caso di risposta negativa – conclude – chiedo quali ne sono le motivazioni e quali elementi di minore gravità o urgenza si riscontrino rispetto a quelli in base ai La capogruppo del Gruppo consiliare CambiaMentiManola Guazzini ha presentato una nuova interpellanza per il prossimo consiglio comunalquali il Comune di Santa Croce ha ritenuto di dover assumere l’iniziativa menzionata”.