Ipotesi di ampliamento dell’impianto rifiuti di Ecovip, comitati e consiglieri comunali si mobilitano

Da Santa Maria a Monte a Castelfranco e Montopoli è un coro: "Il comprensorio è oberato da presidi per lo smaltimento di rifiuti. Si rigetti la richiesta"

Ampliamento dell’impianto di Ecovip a Santa Maria a Monte, c’è preoccupazione anche in comitati e residente. A raccogliere il malumore sono Emiliano Falorni del comitato Impegno Civico di Santa Maria a Monte, Paolo D’Addario del comitato Impegno Civico di Castelfranco di Sotto, Antonio Izzo del comitato antinquinamento di Castelfranco di Sotto, Aurora Rossi consigliera comunale di Forza Italia a Castelfranco di Sotto; Luca Trassinelli consigliere comunale indipendente (ex M5S) di Castelfranco di Sotto e Massimo Tesi, consigliere comunale del gruppo consiliare Centrodestra per Montopoli.

Lo fanno con una nota congiunta in cui sottolineano le potenziali criticità nell’ampliamento dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi: “La richiesta mira all’implementazione – spiegano ò del trattamento di ulteriori tipologie di prodotti, in particolare di quelli definiti “speciali” e soprattutto per le tantissime tipologie di quelli “speciali pericolosi”. La nuova richiesta di autorizzazione preoccupa fortemente popolazione, comitati e forze politiche. L’intero comprensorio risulta già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale per la presenza stratificata nei decenni di presidi potenzialmente inquinanti”.

“Ricordiamo inoltre – dicono – che la volontà popolare si è più volte manifestata in modo netto e chiaro anche in passato, con una petizione che raccolse in breve tempo oltre 5mila firme poste nuovamente all’attenzione degli organismi decisionali di Regione Toscana attraverso una dettagliata “osservazione”. Inoltre ciò che ancora più preoccupa è che, l’eventuale parere favorevole al provvedimento autorizzatorio regionale da parte della Regione Toscana, andrebbe a confliggere con le normative e le disposizioni del comune di Santa Maria a Monte. Amministrazione che ha provveduto, attraverso i propri uffici, a presentare appropriate osservazioni recentemente depositate in Regione e che risultano già pubblicate”.

“Negli ultimi decenni – proseguono – il tema dello smaltimento dei rifiuti, anche nel comprensorio, ha riguardato sempre più tutti i settori. Tanto è vero che, ad oggi, la somma dei vari interventi, che si sono allargati a tutto il settore dello smaltimento dei rifiuti ha portato ad avere un comprensorio letteralmente oberato dalla presenza di presidi atti allo smaltimento di ogni tipo di rifiuti oltre a quelli conciari. I cittadini di questa area geografica si trovano giornalmente a convivere con agenti inquinati. Si ripetono costantemente in alcuni mesi dell’anno, anche a cadenza giornaliera, segnalazioni ai vari organi competenti di intense maleodoranze. “Odori” indecifrabili che si percepiscono solo in questa area. Da qui la necessità di riflettere in modo accurato ed approfondito sul destino ambientale del comprensorio.  Non possiamo prescindere dalla necessita di tenere in equilibrio tre elementi per un sistema che sia realmente sostenibile: tessuto economico, tutela dell’ambiente, salute dei cittadini”.

“Sacrosanto lo smaltimento dei rifiuti – conclude la nota – ma occorre tenere presente che questa area è ormai satura dal punto di vista di insediamenti per il trattamento dei rifiuti, discariche comprese anche se sotto controllo. Ad oggi ravvisiamo inoltre, la mancanza della presa di posizione del Comune di Castelfranco di Sotto chiamato ad esprimersi in Conferenza dei servizi e del quale saremmo molto desiderosi di conoscere il parere in considerazione del fatto che il Comune di Santa Maria a Monte, come da atti formali, ha dato un fermo parere negativo. Si registra pertanto, la mobilitazione di comitati, partiti politici, consiglieri comunali e relativi gruppi consiliari di vari comuni del comprensorio, che in queste ore si sono riuniti e hanno presentato, di comune accordo, le proprie osservazioni all’attenzione, con l’inoltro formale, alla Conferenza dei servizi della Regione Toscana, al presidente della Regione, al presidente del consiglio regionale, e agli assessori competenti, con l’obiettivo di giungere al rigetto della richiesta di Paur presentata da Ecovip S.r.l”.