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Nuove regole sui tamponi, Partito Comunista: “Giani è il becchino della sanità toscana”

30 dicembre 2021 | 15:13
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Nuove regole sui tamponi, Partito Comunista: “Giani è il becchino della sanità toscana”

Il segretario Francesco Sale: “Ennesimo tentativo di mettere una pezza su una voragine”

“Eugenio Giani è il becchino della sanità pubblica Toscana. Con l’ordinanza del 28 dicembre, il presidente Giani certifica il fallimento della sanità toscana. La misura che equipara i test rapidi ai test molecolari in caso di positività è l’ennesimo tentativo di mettere una pezza su una voragine”. Queste sono le parole dalla segreteria regionale toscana del Partito Comunista con il segretario Francesco Sale.

“La voragine – prosegue – è l’assenza di personale medico e infermieristico, la voragine è la carenza di posti letto ospedalieri, dei presidi medici di prossimità, dalla pochezza delle forze di igiene pubblica. Giani e il Pd hanno voluto riempire la voragine con l’uso della sanità privata. Forse Giani e il Pd non si sono accorti che i tamponi molecolari sono generosamente offerti dalla sanità privata in cambio di 50, 60 o addirittura 100 euro”.

“Ecco, se veramente Giani e il Pd – conclude Sale – avessero avuto a cuore la salute pubblica, nell’ordinanza del 28 dicembre avrebbero potuto applicare la legge (articolo 835 del codice civile) e disporre la requisizione dei tamponi molecolari in dote alle cliniche private in cambio di un giusto indennizzo. Non ci saranno rischi però, per le cliniche private. I rischi e le spese, Giani e i compari del Pd preferiscono scaricarli sui lavoratori e sui cittadini”.