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“Non aspettiamo che ‘ci scappi il morto”, Centrodestra Fucecchio chiede il daspo urbano

14 ottobre 2021 | 18:09
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“Non aspettiamo che ‘ci scappi il morto”, Centrodestra Fucecchio chiede il daspo urbano

“Siamo responsabili in tutte le nostre istanze”. Depositata una interpellanza per interrompere la serie di crimini

“Il livello di sopportazione dei fucecchiesi è colmo, le autorità intervengano prima che si possano creare danni irreversibili”. L’appello è di Simone Testai, capogruppo di Forza Italia – Centrodestra Fucecchio e Sabrina Ramello, consigliera comunale dello stesso gruppo e consigliera dell’Unione dei Comuni.

“A seguito dell’ennesimo atto criminale perpetrato da un tunisino 25enne, senza fissa dimora ma residente a Fucecchio (qui), come gruppo consiliare abbiamo presentato nella giornata di ieri 13 ottobre una interpellanza comunale, per capire se è stato provveduto a prendere nei confronti del pluri criminale i provvedimenti restrittivi previsti dal decreto sicurezza e adottati dal consiglio comunale di Fucecchio, a voto unanime nel novembre 2019.

Il soggetto in questione ben noto alle forze dell’ordine, ha più volte terrorizzato i cittadini fucecchiesi con atti di escandescenza, danneggiamenti ad auto, occupazione abusiva d’immobili, oltre agli ultimi atti criminali ancor più gravi anche con aggressione ad una commessa”.

L’invito è a “Non fare come sempre, non aspettiamo che ‘ci scappi il morto’ per poi correre ai ripari. Alla tanto proclamata collaborazione chiesta dal sindaco alle forze di opposizione, noi diamo sempre seguito con atti concreti e anche questa volta, vogliamo dare un assist per togliere eventuali remore al sindaco, se non ha ancora provveduto ad emettere il daspo, noi lo sosterremo, perché noi non siamo ‘ridicoli’, come qualcuno ci ha definiti, ma sempre responsabili in tutte le nostre istanze e quindi lo sia in modo autorevole anche chi è preposto a farlo, non per fare un favore alla nostra parte politica, ma per i fucecchiesi che devono il giusto rispetto ed hanno diritto a sentirsi sicuri ed essere tutelati”.