Passerella pedonale crollata a Ponticelli, la Regione revoca il contributo e richiede i soldi al Comune

L’ente ha 120 giorni per restituire i 15mila euro già liquidati. Il sindaco: “Li chiederemo ai responsabili del cedimento”. Alla fine di luglio la perizia sulle cause
Revoca del contributo al Comune di Santa Maria a Monte ai sensi dell’articolo 9 del bando regionale e dell’articolo 9 della legge regionale 35/2011. Con questo titolo arriva, tramite decreto pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt), l’annunciata richiesta da parte dell’ente dei soldi erogati per l’ormai nota passerella sul Collettore a Ponticelli, crollata nel giorno della gettata di cemento lo scorso 16 febbraio.
Procedimento, questo, annunciato dalla sindaca Ilaria Parrella che adesso diviene ufficiale. L’opera, infatti, aveva già ricevuto il primo lotto del finanziamento regionale, che in totale avrebbe dovuto ammontare al triplo della somma già erogata. “Considerato che l’opera per la quale questo settore ha concesso il contributo di euro 75mila euro – scrive la Regione – è andata distrutta, al netto delle responsabilità in fase di accertamento, e che le risorse liquidate ad oggi pari ad euro 15mila risultano state impiegate per un’opera non realizzata a regola d’arte dato l’avvenuto crollo della stessa” l’ente ritiene opportuno procedere a “revocare il contributo” e ad impegnarsi al “recupero del contributo già erogato di euro 15mila”. Soldi che il Comune adesso dovrà restitutire in 120 giorni. Restituzione dei soldi che il Comune avrebbe provato in un primo momento a sventare: sempre nel decreto regionale si fa infatti riferimento alla volontà, espressa dall’amministrazione locale, di “ poter comunque terminare la realizzazione dell’opera entro il 31 dicembre 2021” in relazione alla richiesta “di non provvedere a revocare il finanziamento”.
Il tempo però, almeno in questo caso, non è galantuomo. L’accertamento delle responsabilita, che vede sindaco e macchina comunale impegnati su tutti i fronti del caso, potrebbe richiedere un po’ più di tempo prima che proceda con un nuovo iter per dare alla frazione l’attesa opera viaria. “Ci vorrà ancora tempo – conferma la sindaca Ilaria Parrella. – È ovvio che il comune si rivarrà nei confronti dei responsabili del cedimento per il recupero di eventuali perdite”. Il Comune in ogni caso, come comunicato dalla stessa sindaca giorni fa, cercherà prima possibile di fare una nuova richiesta di finanziamento. Intanto, sempre la Regione, nel documento scrive che “non è consentito il mantenimento del finanziamento per una seconda opera ancorché identica alla prima”. Intanto però la questione riaccende la polemica politica. “La restituzione del contributo a nostro avviso è un’ulteriore sconfitta di cui deve prendere atto l’amministrazione a guida Parrella – dice il consigliere Pd e capogruppo Francesco Petri – Nuova riprova di scelte politiche e tecniche molto probabilmente sbagliate”.
Le responsabilità
Il 23 aprile scorso si è tenuto il sopralluogo del Ctu (il Consulente tecnico d’ufficio) incaricato dal tribunale di Pisa nel cantiere della passerella di Ponticelli. Il Comune ha richiesto e ottenuto dal tribunale di Pisa l’accertamento tecnico preventivo per rimuovere la passerella ceduta, per stabilire le cause e attribuire le responsabilità. Consulente che, per stendere la sua relazione, ha richiesto come termine temporale almeno tre mesi, sempre che non siano necessari altri approfondimenti o esami che potrebbero allungare i tempi, per la redazione della sua relazione. In altre parole, la verità sul crollo non arriverà prima della fine di luglio.
L’altra passerella
Continua intanto, in parallelo, l’iter burocratico di approvazione dell’altra attesa opera di Ponticelli: la passerella ciclopedonale sul vicino canale Antifosso, la cui realizzabilità era stata annunciata da Unicoop, che aveva avuto il permesso a costruire circa due mesi fa. L’opera, prevista nell’accordo tra Comune e la Cooperativa, sarà finanziata proprio da quest’ultima e servirà per mettere in sicurezza la viabilità e i pedoni della frazione.