Inchiesta Dda, segnali (e silenzi) dal Pd di Santa Croce ma per ora la posizione della sindaca è blindata

La segretaria comunale: “Per il rilancio dell’attività politica stiamo valutando di fare delle iniziative pubbliche e dei comunicati mirati su temi specifici”
“Stiamo valutando se è opportuno fare delle iniziative pubbliche, dei comunicati mirati su temi specifici”. È questa al momento l’unica apertura che trapela dai due incontri tenutisi ieri sera nel Partito Democratico santacrocese e di zona: la riunione fra i segretari dei circoli del distretto nel pomeriggio e l’assemblea degli iscritti di Santa Croce la sera.
A concederla è la segretaria del Partito Democratico di Santa Croce sull’ArnoIvetta Parentini, in un contesto in cui ancora una volta, a distanza ormai di due settimane dallo scoppio dello scandalo rifiuti scoperchiato dall’antimafia di Firenze, nessuno sa, dice e soprattutto esterna. “Abbiamo iniziato un percorso di condivisione – dice senza sbottonarsi più di tanto la segretaria del partito santacrocese Ivetta Parentini – su quelle che saranno le azioni di ripresa e rilancio da intraprendere nell’interesse dei cittadini, del distretto e del comprensorio, partendo dai capisaldi che caratterizzano la nostra politica, da sempre improntata alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica, del lavoro e della legalità”.
La posizione più difficile sulla quale esporsi resta ancora quella della sindaca, su cui pende sempre più la spada di Damocle del rinvio a giudizio e sulla quale gli scarni report delle discussioni continuano a dire, quasi pedissequamente, che “non se n’è parlato”… credibile o meno che sia.
Al di là delle prime prese di posizione ufficiali, fra “fiducia nella magistratura” e nelle “persone perbene”, il problema politico sul futuro del sindaco c’è tutto, e inevitabilmente sarà investito dall’eventuale decisione dei giudici di coinvolgere il primo cittadino nel processo. La critica, quantomeno politica, all’operato di Deidda aleggia nelle segreterie degli altri comuni, ma nessuno sembra voler dare pubblicamente il via alle danze. Dove per ‘danze’ si devono intendere anche le sempreverdi rivalità fra comuni e sponde dell’Arno, molto concentrate su ciò che avverrà nel turbinio degli incarichi e dei ruoli dirigenziali lasciati scoperti dal vento dell’inchiesta, fra Santa Croce e Firenze.
L’unica cosa che trapela, al momento, è la volontà del partito di approdare nel giro di un paio di settimane ad un qualche incontro pubblico o ad una pubblica discussione, non prima di un passaggio che veda le segreterie dei comuni coinvolti al centro di una riflessione in cui buttare dentro anche i deputati pisani ed i consiglieri regionali del territorio. Non è ancora dato sapere modalità e opportunità di questi confronti pubblici. Il tema è delicato e intreccia questione sindacale, economica, ambientale ma anche la questione morale. Le tante inchieste di questi anni, dall’operazione Vello d’Oro a Blue Mais, hanno posto al centro anche il tema della legalità. Argomento che anche nei mesi appena antecedenti all’inchiesta attuale, sarebbero stati al centro di non pochi malumori nella base del partito.
Sul fronte ambientale, poi, dirimente è la tematica dei controlli ambientali, che le carte dell’inchiesta, fra anticipazioni e “soffiate” varie, delineano come centrale nelle preoccupazioni dei conciatori, impegnati (questa l’accusa) a fare pressione sulla politica per ottenere deroghe alle autorizzazioni. Spunti, questi ultimi, sui quali il partito però ancora non ha preso una posizione chiara.
“Abbiamo avviato un percorso nel quale stanno venendo fuori spunti che si tradurranno in azioni concrete – dice la segretaria dei Democratici di Santa Croce, senza perdersi in inutili dettagli – Valutando come poter intervenire per far coesistere la presenza di un’industria che ha da sempre avuto un importante rilievo economico sociale a livello nazionale ed internazionale con le esigenze di tutela dell’amibiente, del lavoro, della salute pubblica e della legalità. Stiamo valutando se è opportuno fare delle iniziative pubbliche, dei comunicati mirati su temi specifici, anche attraverso la costituzione di tavoli di confronto tra partiti, istituzioni e tutto il comparto sociale ed economico”.