Emergenza sfratti, Lambertucci e Fanella: “Rischio crisi senza precedenti, serve un tavolo tecnico”

L’allarme dei consiglieri: “A Santa Croce mancano gli alloggi, si intervenga per tempo”
“Abbiamo raccolto l’invito e la disponibilità di alcuni ufficiali giudiziari dell’Ufficio notificazioni esecuzioni e protesti (Unep) di Pisa operanti nel nostro territorio che ci hanno chiesto, visto la nostra professione, di farci portavoci con il sindaco per suggerire di istituire subito un tavolo tecnico anche con la presenza delle forze dell’ordine in modo da poter individuare dei criteri e delle modalità da applicare nella esecuzione degli sfratti che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori ed evitino il verificarsi di esasperazioni e di tensioni sociali”. Sono le parole di Alessandro Lambertucci e Valentina Fanella, avvocati e consiglieri comunali a Santa Croce sull’Arno del gruppo Per un’altra Santa Croce. Sono loro a lanciare l’allarme sullo sblocco degli sfratti, previsto per i prossimi mesi, che potrebbe avere serie ricadute anche a Santa Croce.
“In qualità di consiglieri comunali ma ancor prima di avvocati – hanno detto i due – abbiamo sollevato il problema e messo in guardia l’amministrazione comunale della situazione che si verrà a creare con lo sblocco degli sfratti previsto a fine giugno. Stando ai numeri forniti dagli Ufficiali giudiziari di Pisa numerosi saranno, in seguito allo sblocco, gli sfratti che verranno eseguiti sul nostro territorio che, visto le indiscrezioni, non saranno ulteriormente prorogati.
Da una parte vi sono i diritti dei legittimi proprietari degli immobili occupati che aspettano la liberazione da oltre un anno e per tutto questo tempo molti di loro hanno dovuto fare molteplici sacrifici per rimpiazzare la mancanza di entrate derivanti dai canoni di locazione mentre, dall’altra, vi saranno molte famiglie che si troveranno, in contemporanea, senza un alloggio disponibile”.
“Una situazione che si presenta di per sé esplosiva – secondo i consiglieri -aggravata dal fatto che a Santa Croce non vi sono alloggi sufficienti a coprire l’intera domanda abitativa e quelli che vi sono devono essere ancora ristrutturati o portati ad ultimazione lavori. Situazione che però va gestita e studiata per tempo con serietà e determinazione perché non si apra una crisi abitativa senza precedenti che sicuramente risentirà pure delle conseguenze dello sblocco anche dei licenziamenti. Ci siamo attivati immediatamente con il sindaco e abbiamo anche fatto presente la problematica alla nostra consigliera regionale Elena Meini in modo da poter sollevare anche in regione Toscana una riflessione approfondita di più ampio respiro con l’assessore competente e avere risposte e aiuti dedicati e utili a fronteggiare il fenomeno senza dover ricorrere ad interventi emergenziali tardivi a luglio quando la crisi abitativa potrebbe essere già ormai esplosa e dilagante”.