Crollo passerella, Pd: “Il Decreto c’è, assumetevi le vostre responsabilità”

“La scusa di valutare responsabilità e danni con tecnici e avvocati sta portando a non dare risposte e a trincerarsi dietro all’essere parte lesa”
“Non ci sembra corretto, sindaco e assessore, affermare che non c’è stata nessuna ingiunzione da parte del genio civile al ripristino dei luoghi in quanto il decreto dirigenziale 3558 del genio civile Valdarno Inferiore del 9 marzo 2021 è pubblico e riporta nell’oggetto ‘Ingiunzione al Comune di Santa Maria a Monte‘ e nel testo del decreto vengo specificati con dettaglio tutte le mancate risposte dell’amministrazione comunale alle sollecitazioni del genio civile che hanno poi portato al Decreto”. Lo sottolinea il Partito Democratico di Santa Maria a Monte tornando sulla vicenda del crollo della passerella ciclo pedonale di Ponticelli.
E lo fa con un invito all’Amministrazione: “Assumetevi le vostre responsabilità invece di denigrare i giornalisti de IlCuoioinDiretta.it che fanno il loro lavoro e al quale va il nostro pieno supporto e ringraziamento per la loro preziosa opera di informazione. A loro e a tutti i giornalisti che ogni giorno fanno il proprio lavoro”.
Il Pd di Santa Maria a Monte dopo il crollo della passerella di Ponticelli aveva chiesto urgentemente un consiglio comunale aperto e un’inchiesta affinché “l’amministrazione comunale facesse chiarezza sulle cause e sulle responsabilità politiche e tecniche che hanno portato al disastro sotto gli occhi di tutti e che ad oggi rimane ancora lì a testimoniare la lentezza con cui l’amministrazione sta agendo.
La scusa di valutare responsabilità e danni con tecnici e avvocati sta portando a non dare risposte e a trincerarsi dietro alla configurazione del Comune come parte lesa. La sindaco Parrella e l’assessore ai lavori pubblici Lucchesi direttamente coinvolto, non hanno dato nessuna risposta alle richieste fatte da noi sia a mezzo stampa che con interrogazioni consiliari. L’indugio con cui non si risponde, se non con post su Facebook, alle nostre richieste ma soprattutto ai cittadini conferma l’incapacità di una giunta che ad oggi si trova a dover essere richiamata addirittura con un’ordinanza ingiuntiva dal genio civile che le intima di togliere urgentemente i resti della passerella crollata perché ostruiscono il decorso delle acque, dopo aver richiesto la stessa cosa nei giorni scorsi e dall’amministrazione ignorata.
No cara sindaca Parrella, il disastro sotto gli occhi di tutti ha delle precise responsabilità e lei deve rispondere pubblicamente alle domande che il gruppo consiliare di centrosinistra e il Pd le hanno fatto, fornendoci la documentazione richiesta. La rimozione della passerella crollata spetterà all’amministrazione comunale quindi ai cittadini e i cittadini hanno il diritto di essere informati. Prima si mette in sicurezza tutta l’area, poi si accertano le responsabilità che spetterà al tribunale decidere. Quindi Signora Sindaco, non perda altro tempo e si attivi velocemente per la rimozione della passerella e ripristino dello stato dei luoghi. Avete avuto bisogno di un decreto di ingiunzione mentre stavate a trincerarvi dietro alla ‘trasparenza’ e a perdere tempo: qui non c’è bisogno di parole ma di fatti – e pure veloci – per la sicurezza idraulica del canale”.
Con la concessione di aree del demanio idrico e contestuale autorizzazione idraulica alla realizzazione di passerella ciclo pedonale sull’antifosso di Usciana, il comune di Santa Maria a Monte, spiegano ancora i Democratici, “accettava e si rendeva responsabile ‘a ripristinare tempestivamente qualsiasi danno o guasto causato alle opere idrauliche e al corso d’acqua in generale per effetto della presente autorizzazione, in conformità alle prescrizioni che saranno impartite dalla competente Autorità idraulica’ e inoltre ‘qualora in fase dei lavori si verificassero ostruzioni del corso d’acqua causate dal mancato passaggio del materiale flottante trasportato dalla corrente attraverso le opere provvisionali in alveo, il soggetto autorizzato dovrà senza indugio a proprie cure e spese ripristinare il regolare deflusso’.
Così, considerato che dal crollo della passerella sono trascorsi oltre 20 giorni e che, ad oggi, non è pervenuta nessuna ulteriore comunicazione in merito al genio civile se non risposte vaghe con cui veniva trasmesso il crono programma per l’esecuzione delle operazioni di rimozione, senza tuttavia indicare una data certa per l’inizio delle stesse, alla Regione Toscana non è toccato altro emanare un’ordinanza al sindaco al fine di ‘rimuovere, entro 10 (dieci) giorni dalla data di ricezione del presente provvedimento, della passerella ciclo pedonale crollata nell’alveo del Canale Collettore in località Ponticelli, nel Comune di Santa Maria a Monte (PI), con l’avvertimento che, decorsi inutilmente i dieci giorni, si procederà d’Ufficio alla rimozione con addebito delle relative spese a carico del Comune Concessionario, ripristino, entro 20 (venti) giorni dalla ricezione del presente decreto, delle sponde danneggiate dal crollo. Decorsi inutilmente i venti giorni, si procederà d’Ufficio ai ripristini, con addebito delle relative spese a carico del Comune di Santa Maria a Monte’.
E tutto questo dopo che la richiesta era stata fatta subito dopo il sopralluogo del genio civile effettuato il 18 febbraio e notificata il 22 febbraio, ma naturalmente era importante lavorare su come costituirsi parte lesa cercando tramite vie legali le varie altrui responsabilità dimenticando che prioritario era attivarsi fattivamente per la rimozione della struttura crollata per evitare ulteriori danni al territorio e alla popolazione”.