“La pandemia ha colpito tutti ma in particolare le donne”, riflessione del Pd di Santa Croce sull’Arno

Femminicidi, posti di lavoro persi e famiglie più fragili tra le conseguenze di questo periodo
“L’8 marzo è una data da festeggiare o da celebrare? Questa è una domanda che tutti gli anni ha senso, particolarmente in questo 8 marzo 2021″. Lo sottolinea il Partito Democratico di Santa Croce sull’Arno che rileva come “La pandemia ha colpito tutti ma, in particolare modo, ha colpito le donne”.
Tutte, non solo quelle vittime di violenza, costrette a stare in casa con il loro carnefice. “Anche se le donne che lavorano sono molte più di quante fossero negli anni ’60, per usare un parametro lontano, ma anche vicino, le relazioni di cura continuano ad essere, nella stragrande maggioranza dei casi, appannaggio delle donne. I figli a casa in modo alternato e imprevedibile, gli anziani da proteggere perché non si espongano al pericolo del rischio, hanno contribuito a fare sì che moltissimi posti di lavoro siano stati persi dalle donne.
Quest’anno, che ci ha visti tutti esposti a una situazione che non avremmo mai immaginato nella realtà, ha infragilito molte famiglie sia sul piano economico che sociale ed affettivo. In alcuni casi la forzata convivenza, in situazioni deteriorate, è sfociata in tragedia, quella dei femminicidi, fenomeno che purtroppo non conosce fine. Stiamo registrando a tanti livelli e in tanti ambiti scoppi di violenza che non ci permettono davvero di festeggiare, ma ci invitano a celebrare questa giornata.
L’8 marzo è il giorno in cui si riflette sulla condizione femminile, sulle conquiste fatte e sugli obiettivi che ancora devono essere perseguiti per garantire una reale parità. É passato molto tempo dal primo evento importante, il VII Congresso della II Internazionale socialista che nell’agosto del 1907 discusse della questione femminile e del diritto di voto per le donne.
Concludiamo con un saluto a tutte le donne del nostro territorio e con una curiosità: perché si celebra regalando la mimosa? La mimosa è stata introdotta come simbolo della Giornata della donna nel 1946, fu scelto questo fiore perché di stagione e, quindi, poco costoso. Crediamo che anche questa scelta dica molto del modo delle donne di affrontare la vita, coniugando la bellezza, in senso ampio, unita a un solido buon senso“.