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CambiaMenti sul liceo Marconi: “Impensabile un ulteriore consumo di suolo”

5 febbraio 2021 | 10:04
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CambiaMenti sul liceo Marconi: “Impensabile un ulteriore consumo di suolo”

Il “No” a Ponte a Egola: “Area soggetta a esondazioni. Serve un consiglio comunale aperto sulla localizzazione”

“Noi abbiamo sempre sostenuto che gli impegni del sindaco a procedere sulla valutazione della fattibilità di una nuova sede a Ponte a Egola vogliono dire solo che si intende spendere ulteriori soldi pubblici (quando già la Provincia continua a pagare interessi su mutuo per circa 150 mila euro l’anno sull’edificio di San Donato inagibile fino dal 2016 e attualmente vuoto e inutilizzato e circa 20 mila euro al mese per l’attuale sede di La Scala) per farci dire quello che si vede anche a occhio nudo: l’area in questione è un’area di golena, soggetta a rischio esondazioni, e quindi inadatta ad ospitare un grande edificio scolastico. E comunque la scelta di questa localizzazione significherebbe un ulteriore consumo di suolo, in contrasto con gli indirizzi continuamente proclamati e continuamente contraddetti”. Così Manola Guazzini, capogruppo della lista civica CambiaMenti interviene sulla localizzazione del liceo Marconi di San Miniato. Dopo un botta e risposta tra il comitato per il polo scolastico e il sindaco Giglioli, il dibattito si è di nuovo infiammato”

“Queste circostanze – ha continuato Guazzini – non rendono certo più agevole l’acquisizione dei consistenti finanziamenti (regionali, statali ed europei) necessari per l’opera. Ponte a Egola avrebbe invece bisogno di un consistente investimento per adeguare le strutture della scuola di base, dalla scuola dell’infanzia alla media inferiore.
La conseguenza più probabile dell’orientamento ribadito da Giglioli, ma significativamente non reso esplicito nel Documento unitario di programmazione appena approvato (segno che qualche difficoltà nel fare la previsione urbanistica della scuola a Ponte a Egola, secondo l’orientamento affermato in una mozione approvata ormai un anno fa dalla sola maggioranza) sarebbe quella di rendere definitivo il provvisorio e di lasciare il liceo scientifico Marconi a La Scala”.

“Anche nell’ultima discussione sul Dup – ha detto la capogruppo d’opposizione – abbiamo presentato un emendamento, che è stato respinto col voto della maggioranza, e che chiedeva di ‘superare gli orientamenti espressi in una mozione approvata dalla maggioranza del consiglio comunale per la progettazione della sede definitiva del liceo Marconi a Ponte a Egola, e riprendere invece in considerazione, previe intese con l’amministrazione provinciale e con gli altri comuni del comprensorio l’affidamento di un attuale studio di fattibilità sulla sede definitiva del liceo Marconi, che parta dal recupero dell’attuale sede storica e della sua area anche in funzione dell’indispensabile consolidamento del versante settentrionale della collina di San Miniato’. ‘Attuale’ significa che lo studio dovrà essere dimensionato non sulle oscillazioni delle iscrizioni che si realizzano di anno in anno (e siamo ben contenti che il liceo Marconi, nonostante sia collocato in una sede evidentemente inadeguata, sia riuscito negli ultimi anni ad affermarsi grazie all’impegno della dirigenza e degli insegnanti e alla qualità dell’offerta didattica), ma alle proiezioni sulle tendenze demografiche che riguardano la popolazione in età scolare nei prossimi decenni”.

“A noi – dicono ancora dal Comitato – sembra assolutamente evidente che, in una situazione in cui abbiamo, con ben tre sedi tra pseudoprovvisorie, pseudodefinitive e realmente abbandonate, non si dovrebbe indicare nessuna soluzione che comporti un ulteriore consumo di territorio, e in particolare che, se non si punta a integrare la soluzione del problema della localizzazione del Liceo con quella di altri problemi di portata comprensoriale, come la prospettiva dell’Itc Cattaneo, la costituzione di un polo scolastico integrato con servizi di interesse cittadino, il consolidamento del versante settentrionale della collina di San Miniato (con quali soldi Giglioli pensa di affrontare questo tema ineludibile, se non collocandolo in un contesto più complessivo?) e una politica di effettiva riqualificazione del centro storico di San Miniato, un’area importante come il Valdarno inferiore non avrà mai una dotazione scolastica all’altezza della sua rilevanza.

Per questo ci sembra urgente che si risponda positivamente, con i mezzi tecnici che consentono un’assoluta sicurezza attraverso il distanziamento e la partecipazione a distanza, la richiesta che abbiamo avanzato da più di un anno di un consiglio comunale aperto sulla localizzazione del Liceo. Una questione di questa portata va affrontata in un dibattito che coinvolga la popolazione, le istituzioni locali e scolastiche, le categorie interessate, e la pandemia non può essere una giustificazione per non realizzare un evento del genere”.