“Il Partito democratico a fianco dei fascisti e della falsificazione storica”: l’accusa dei marxisti-leninisti di Fucecchio

“Lo stesso Pd che si erge a paladino di quel fascista, razzista, golpista e anticomunista di Indro Montanelli”
“Gli anatemi della Ue hanno incoraggiato gli anticomunisti in tutte le nazioni, regioni e territori dell’Europa. Nella nostra zona il Partito democratico e i partiti che a Bruxelles sono nel gruppo dei ‘socialdemocratici’, si sono schierati a fianco dei fascisti e della falsificazione della storia”. Sono le accuse che il Partito marxista-leninista italiano, sezione di Fucecchio, muove contro il Partito democratico dell’Empolese Valdelsa. Il casus belli è la risoluzione dell’Unione europea riguardante fascismo e comunismo.
“A fine anno – hanno detto i marxisti-leninisti -, esattamente il 29 dicembre, è stato convocato in modalità telematica il consiglio dell’Unione dei comuni del circondario Empolese Valdelsa. Tra i punti in discussione due ordini del giorno che riguardavano la risoluzione anticomunista e antistorica approvata da Bruxelles a settembre 2019.
Uno presentato dal gruppo consiliare Unione a sinistra, dove si criticava il documento della Unione europea (Ue), l’altro dalla Lega che all’opposto chiedeva provocatoriamente la ‘valorizzazione’, fino a diffonderne il testo nelle scuole, di quella risoluzione nel quale si equiparava il comunismo e l’Urss al nazifascismo, con particolare accanimento verso la figura di Stalin.
Mai l’Ue si era spinta a simili posizioni di revisionismo storico, giungendo a mentire spudoratamente, incolpando dello scoppio della Seconda guerra mondiale l’Unione Sovietica che si sarebbe accordata con la Germania per la spartizione dell’Europa, negando invece le responsabilità di paesi imperialisti come Regno Unito, Francia e Usa, che avevano lasciato campo libero a Hitler nella speranza che i nazisti rivolgessero le loro armi verso l’Urss.
A supporto di queste tesi aberranti, l’Ue auspicava nei paesi dell’Unione una stretta repressiva nei confronti di partiti e organizzazioni che si richiamano al socialismo e al comunismo, fino al divieto di esporre i propri simboli e a cancellare i monumenti celebrativi delle vittorie dell’Armata Rossa”.
“A livello locale – hanno continuato – si è quindi riproposto lo schieramento dell’Europarlamento e il Pd ha respinto qualsiasi critica alla risoluzione della Ue votando a favore dell’ordine del giorno della Lega che se ne fa paladina nei comuni dell’Empolese Valdelsa.
Lo stesso Pd che mentre vota per vietare la falce e martello, le bandiere e le stelle rosse, per tappare la bocca a chi lotta contro il capitalismo e le sue ingiustizie, si erge a paladino della libertà e sbraita contro chi chiede la rimozione delle statue di quel fascista mai pentito, razzista, golpista e accanito anticomunista che fu il fucecchiese Indro Montanelli”.