“È stato l’anno dell’emergenza sanitaria, il 2021 sarà di quella socioeconomica”. Svincolo di Capanne e incentivi per i giovani nei progetti di Capecchi

Montopoli sogna la ripartenza tra servizi e grani opere, nella consapevolezza che “difficilmente tutto tornerà com’era prima”
Il 2021 è partito subito forte per il Comune di Montopoli Valdarno. Prima la sentenza del Tar che ha riportato la sorgente Tesorino nella mani dell’amministrazione (qui), poi la firma per l’acquisto degli spazi necessari alla nuova piazza della Stazione a San Romano (qui). Eppure il nuovo anno potrebbe essere determinante per segnare il futuro del territorio montopolese, con diversi interventi programmati e pronti a partire, insieme a grandi opere destinate alla progettazione, come il nuovo svincolo di Capanne o l’argine a protezione di Casteldelbosco, ma anche con l’arrivo di agevolazioni e incentivi per i giovani che sceglieranno di vivere nel territorio di Montopoli.
C’è tutto questo nelle prospettive del nuovo anno tracciato dal sindaco Giovanni Capecchi, nella tradizionale intervista per fase un bilancio dell’anno concluso e dare le prime indicazioni su quello appena iniziato. Un anno che nell’auspicio di Capecchi dovrà essere di rilancio e di ripartenza dopo un 2020 segnato dalla pandemia, nella consapevolezza che “difficilmente tutto tornerà com’era prima”.
Quelle che stanno per concludersi sono state delle festività diverse dal solito. Come le ha trascorse il sindaco Capecchi?
Così come spero abbiano fatto i miei concittadini: in sicurezza, con pochi affetti e limitando gli spostamenti se non per necessità. Credo che questo periodo, come ha detto papa Francesco, ci abbia permesso di riscoprire l’autenticità delle feste, stando in famiglia con i propri cari e dedicandoci a coloro ai quali vogliamo bene. Anche se a dir la verità io ho sempre festeggiato così. Magari quest’anno ho avuto del tempo in più per riflettere su questo anno appena concluso e per pensare al futuro.
Di sicuro quello che ci lasciamo alle spalle sarà ricordato come l’anno della pandemia. Un anno che forse ha segnato anche uno spartiacque tra il prima e il dopo. Mai come stavolta, dunque, è obbligo chiedersi cosa vorresti lasciarti alle spalle dell’anno appena concluso e cosa, al contrario, vorresti ‘salvare’ e portarti dietro anche nel 2021.
Sicuramente la pandemia ha messo a dura prova il nostro modo di vivere la comunità e i paesi. Il distanziamento sociale che ci serve per rallentare il contagio ha ridotto la socializzazione, intaccando i rapporti tra le persone. E in un territorio come il nostro, privare le persone dei contatti significa moltissimo: perché le nostre comunità si basano sui rapporti interpersonali, sui legami affettivi e sull’importanza della famiglia, anche allargata. Questo ha causato solitudine, soprattutto nelle persone più anziane e fragili ma anche nei nostri ragazzi che hanno sofferto la dagli amici e dagli insegnanti. A questo si è aggiunto un sentimento di impotenza di fronte alla virulenza della malattia. Infine le perdite che alcune famiglie, anche nel nostro Comune, hanno dovuto affrontare. Distacco reso ancor più doloroso dalle circostanze attuali. Ai familiari di chi non ce l’ha fatta mando un enorme abbraccio. Nell’anno nuovo, però, vorrei portare con me quanto di buono c’è stato sul nostro territorio: la solidarietà delle comunità e l’impegno disinteressato delle associazioni, dei volontari, delle forze dell’ordine, dei commercianti e delle imprese che hanno voluto contribuire economicamente, insieme al personale comunale e a tutti i singoli cittadini. Inoltre il 2020 ci ha dimostrato come sia necessario investire nelle infrastrutture, in particolar modo quelle digitali, che ci hanno permesso di rimanere vicini nonostante la lontananza. Per questo nel nuovo anno occorrerà potenziare questi servizi.
Per le amministrazioni locali la pandemia ha causato spesso un’interruzione o un rallentamento dei lavori pubblici. Quali sono stati gli interventi che avete portato a termine nel 2020 e quali quelli che volete realizzare nel 2021?
È così almeno in parte. Proprio a proposito delle infrastrutture digitali, contrariamente alle nostre aspettative e a quanto ci era stato promesso, abbiamo dovuto registrare un rallentamento dei lavori da parte della ditta Open Fiber per l’installazione della fibra per la banda ultra larga. Questa azienda, ci tengo a ricordarlo, non lavora sulla base di un incarico comunale ma risponde al Ministero dello sviluppo economico e alla Regione. Ci siamo attivati da subito per sollecitare la ditta e anche in questi primi giorni dell’anno stiamo monitorando la ripresa dei lavori, che ci auguriamo possano arrivare a termine quanto prima. Come detto, però, non è sempre stato così.
Per quanto ci riguarda siamo riusciti a portare a termine o avviare una serie di interventi importanti. Abbiamo investito molto sull’edilizia scolastica: a Marti abbiamo ultimato i lavori di efficientamento energetico, senza tralasciare quei lavori di adeguamento necessari per rispettare le esigenze di distanziamento, soprattutto nei plessi di San Romano, Capanne e Angelica. Sempre ad Angelica, alla scuola elementare, abbiamo portato a termine l’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre all’installazione dell’ascensore e delle rampe e alla riqualificazione dei servizi igienici su entrambi i piani. Anche alle scuole medie di Montopoli abbiamo completato la riqualificazione dell’area esterna e rinnovato l’aula magna. Solo per le scuole, tra risorse comunali e contributi regionali, ministeriali o europei, sono stati investiti oltre 600mila euro.
A questi lavori si aggiunge poi la riqualificazione di piazza Einaudi a Montopoli (qui), la viabilità a San Romano in via Matteotti e la riapertura del vecchio tracciato di via Pratini a Musciano (con quest’ultimi due interventi in dirittura d’arrivo alla fine di questo mese) per un importo complessivo di circa 160mila euro. In più c’è stato l’ampliamento dell’isola ecologica di via Kennedy per 40mila euro, insieme alla piantumazione di alberi e arbusti nelle frazioni, come in piazza Monaco a Casteldelbosco. Nel corso del 2020, inoltre, sono stati affidati alcuni interventi che verranno realizzati nel 2021: penso innanzitutto alla riqualificazione di piazza della stazione a San Romano e a nuovi interventi sulle scuole per la riqualificazione e l’efficientamento energetico, con un investimento di circa un milione di euro garantito in gran parte da fondi europei, insieme all’abbattimento delle barriere architettoniche al museo civico, alla riqualificazione della sala Rabai e all’adeguamento degli spogliatoi all’impianto sportivo di Casteldelbosco. Per il 2021, infine, vogliamo programmare ulteriori interventi per riqualificare e restaurare beni di interesse storico, culturale, artistico e sociale, oltre alle manutenzioni del manto stradale e alla progettazione e finanziamento di importanti opere infrastrutturali.
Nel mese di settembre la Provincia aveva annunciato l’avvio dei lavori di sistemazione della provinciale Romanina. Un intervento che si lega anche al futuro dello svincolo FiPiLi di cui si parla da tempo. Qual è la situazione in merito al progetto del nuovo svincolo di Capanne?
Per quanto riguarda la viabilità della Romanina, la Provincia ha terminato i lavori di asfaltatura e adesso si attende solo l’installazione della necessaria segnaletica. Per lo svincolo della FiPiLi, invece, l’amministrazione regionale ha affidato la progettazione dell’opera a tecnici esterni. Nel corso di questo mese incontreremo i tecnici incaricati insieme alla Regione. Dobbiamo considerare, del resto, che negli ultimi anni ci sono arrivati suggerimenti, opinioni ed istanze anche da parte della cittadinanza: il nostro obiettivo è di integrare queste osservazioni durante l’incontro con la Regione, in modo tale da imbastire il miglior progetto possibile.
Nel mese di novembre avete annunciato la pubblicazione di tre bandi per l’apertura di altrettanti locali e punti di ristoro in tre luoghi di proprietà comunale. A che punto siete con la pubblicazione dei bandi? Avete già registrato qualche interessamento?
I tre bandi sono pronti, ma devono ancora essere ufficialmente pubblicati. I motivi del ritardo sono due. Innanzitutto sono state necessarie delle modiche sui regolamenti comunali a cui facevano riferimento, agevolando ulteriormente i potenziali interessati e quindi rendendo i bandi ancor più appetibili. In seconda battuta, purtroppo, l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha complicato le cose e non è stato possibile darvi seguito nei tempi inizialmente previsti. In ogni caso l’interesse è molto. Avevamo già registrato degli interessamenti prima e persino durante la pandemia, con contatti ed interlocuzioni da parte di cittadini che volevano saperne di più.
Due dei bandi che state per aprire riguardano due punti strategici del capoluogo, piazza San Matteo e i giardini di piazza Einaudi. Per il 2021 avete in cantiere altre iniziative per favorire lo sviluppo e il rilancio del centro?
Con l’assessore competente stiamo lavorando proprio in queste settimane a nuove forme di agevolazioni ed incentivi per le attività commerciali, esistenti e nuove. Al contempo, però, vogliamo incentivare anche la socialità nei nostri paesi, cercando di contrastare lo spopolamento. Per questo stiamo studiando misure per agevolare coloro che intendano prendere la residenza o trasferirsi nel Comune di Montopoli, con un occhio di riguardo a giovani coppie e giovani famiglie. Non solo: vorremmo anche agevolare chi intende ristrutturare immobili, appartamenti e fondi nei centri storici, prevedendo anche misure dedicate per coloro che intendano ristrutturare le facciate. Credo che con il nuovo anno riusciremo a dare seguito a tutti questi interventi.
Negli ultimi anni, dopo ogni piena dell’Arno, si è tornati a parlare del problema della sicurezza idraulica del territorio, in particolare per le abitazioni di Casteldelbosco, dove da tempo è stata prevista la costruzione di un’arginatura a difesa del paese. Quel è la situazione in merito? Ci sono stati sviluppi per finanziare quel progetto?
La situazione è chiara e ne sono pienamente a conoscenza. Quella zona necessita di un’opera di protezione civile a salvaguardia delle persone e dell’abitato. I soggetti coinvolti sono diversi: dal Comune al Genio civile, dall’autorità distrettuale a quella di bacino. Per questo, proprio nei prossimi giorni, sarà avviata la Conferenza dei servizi per stabilire il da farsi in merito alla progettazione, all’entità dell’opera e alle risorse necessarie: il Comune farà sicuramente la sua parte, ma esistono anche risorse regionali che possono essere erogate a questo scopo.
Il nuovo anno si apre con tante incertezze legate agli effetti della pandemia sul mondo del lavoro. Cosa ti aspetti nel 2021 in termini economici e soprattutto occupazionali?
Il 2021 sarà un anno impegnativo e non possiamo negarlo. Mi preoccupano molto gli effetti economici di questa emergenza e le sue conseguenze sulla tenuta delle imprese e dei posti di lavoro. Il blocco dei licenziamenti del resto non durerà in eterno. Per questo non dobbiamo dirci bugie: il 2020 è stato l’anno dell’emergenza sanitaria ma il 2021, molto probabilmente, sarà la volta di quella socioeconomica. Dobbiamo augurarci che questa situazione sia mitigata da interventi mirati, nuovo sviluppo e investimenti favoriti dalle risorse messe a disposizione dall’Unione europea e dal Governo, nella consapevolezza che d’ora in avanti difficilmente tutto tornerà come prima. Ci saranno categorie ‘meno svantaggiate’ e altre invece molto penalizzate: l’attenzione delle istituzioni dovrà essere altissima e dovremo cercare di lavorare insieme alle imprese, ai sindacati e alle associazioni di categoria per prevenire ed arginare le emergenze sociali che, probabilmente, verranno a crearsi. Dovremo avere uno sguardo nuovo e reinventarci, in tutti i sensi. Per quanto riguarda il nostro territorio, però, sono confortato dalla presenza di iniziative imprenditoriali che, anche in questa situazione, continuano a programmare investimenti che potrebbero portare posti di lavoro e sviluppo. Solo un grande gioco di squadra fra istituzioni, parti sociali, imprese e cittadini potrà aiutarci a uscire dai risvolti più drammatici di questa emergenza.