“Ciclabile sull’Egola e interventi sulle strade”, le proposte di CambiaMenti per la San Miniato che verrà

Sul Marconi: “Un polo nell’area del liceo dismesso”. Le critiche: “Niente sulla cultura. Il 2021 sarà l’anno della Casa della salute?”
Passerella ciclopedonale tra Ponte a Egola e Molino d’Egola, sistemazione di via Maremmana e via Primo Maggio, scuole e altro ancora. Sono i temi che la lista civica CambiaMenti a San Miniato ha presentato in un documento di proposte per il documento unico di programmazione, “un atto fondamentale – hanno detto dalla lista di opposizione – visto che l’amministrazione ha adottato il piano triennale dei lavori pubblici per il 2021-2023 il 15 dicembre con una delibera in cui venivano concessi solo 10 giorni di tempo per presentare, come la legge consente, osservazioni o proposte di modifica al piano”.
E prima di Natale sono arrivati, protocollati, gli emendamenti e le osservazioni di CambiaMenti. “Nessuno potrà dire che facciamo un’opposizione pregiudiziale e non propositiva – ha detto Manola Guazzini, capogruppo in consiglio comunale -. E non sarà assolutamente possibile, questa volta, evitare di pronunciarsi e di votare sulle nostre proposte con la motivazione, utilizzata l’anno scorso, che non c’era stato abbastanza tempo per valutarle”.
Tra i punti chiave portati al dibattito da CambiaMenti c’è la realizzazione di una passerella ciclabile e pedonale sull’Egola tra Ponte a Egola e Molino d’Egola, “in modo – spiegano – da realizzare una parte importante di quel percorso organico di piste ciclabili che era stato al centro anche del programma elettorale del sindaco. Si propongono ben quattro possibilità di finanziamento di quest’opera, tra cui in particolare l’utilizzazione degli oneri d’urbanizzazione destinandoli, come è corretto fare, anche per finalità di utilità più complessiva su scala comunale, e la contrazione di un mutuo”.
Altro tema, le opere stradali: “che siano precisamente definiti gli interventi e che sia riconosciuta la destinazione prioritaria delle risorse per il completamento del terzo lotto di via Maremmana e via I Maggio e per la sistemazione della Tosco-Romagnola a Ponte a Egola”. Stessa richiesta per il verde pubblico e le piste ciclabili.
“Chiediamo anche – continuano da CambiaMenti – che vengano correttamente inserite nel Piano delle opere pubbliche anche opere di cui si prevede il finanziamento regionale, (come il progetto per la forestazione urbana) oppure la realizzazione diretta nel nostro territorio da parte di enti diversi dall’amministrazione comunale, come ad esempio la sistemazione del complesso dei Loggiati di San Domenico a cura del ministero per i beni culturali e la messa in sicurezza degli argini dell’Arno a San Donato da parte del Genio civile regionale.
La scuola rimane un tasto dolente per San Miniato. Tra le proposte di CambiaMenti c’è la sistemazione della nuova scuola elementare di Ponte a Elsa, anche a costo di finanziarla con la contrazione di un mutuo qualora l’opera non fosse interamente coperta dal finanziamento regionale. Ma ancora una volta a far discutere solo le soluzioni proposte per il nuovo liceo Marconi.
“A proposito di opere che insistono sul nostro territorio, ma ricadono sotto la responsabilità di altri enti – ha detto Guazzini -, vediamo che il sindaco si propone di realizzare nel corso del 2021 la formalizzazione della scelta sulla localizzazione definitiva del liceo Marconi a Ponte a Egola. Noi pensiamo che una simile scelta, destinata a scontrarsi con tutte le norme attualmente vigenti e con tutti gli orientamenti oggi prevalenti in materia di sicurezza delle localizzazioni di strutture scolastiche e in materia di risparmio del territorio avvierebbe su un binario morto la questione, molto importante, di dotare della nostra zona di adeguate strutture di scuola media superiore, e pensiamo perciò che sarebbe più giusto dedicare il 2021 a una riflessione seria, e fondata su una progettazione basata sulle tendenze attuali, sulla realizzazione di un polo scolastico integrato nell’area del liceo dismesso e sul contestuale consolidamento del versante nord della collina di San Miniato”.
E ancora sul futuro della città: “Ci sorprende, invece, che il sindaco non parli del 2021 come dell’anno in cui si dovrà avviare concretamente la realizzazione della Casa della Salute di Ponte a Egola, obiettivo che è già stato venduto come imminente in tre campagne elettorali, e che è reso attualissimo dalla necessità, evidenziata dall’emergenza Covid, di potenziare le strutture della sanità sul territorio. Sarà forse per la reticenza su questo punto che l’amministrazione comunale sembra non sentirci di fronte alle nostre richieste di una discussione pubblica, in consiglio comunale, sui programmi dell’ASL?
Rimaniamo anche stupiti che in un Programma triennale da circa 25 milioni di euro non si pensi in nessuna maniera alla cultura, ancora una volta il nostro Comune perde l’occasione per intraprendere un percorso di valorizzazione di un mondo ormai dimenticato e sempre più in difficoltà a causa della pandemia”.