
Quella del 36enne è l’ennesima defezione: sotto accusa i vertici regionali
“Mi sono reso conto che dovevo sottostare a decisioni prese lontano da Castelfranco e soprattutto non per Castelfranco”. Con queste parole il gruppo Lega della cittadina del Valdarno perde un altro dei suoi elementi: Antonio Storti se ne va, sbatte la porta e chiude la propria esperienza con la Lega “ringraziando quasi tutti”. Dopo aver contribuito alla nascita della sezione castelfranchese e aver lavorato per la corsa elettorale del 2019 in cui era candidato, il 36enne Storti rappresenta solo l’ultima di una serie di defezioni che in poco più di un anno dalle amministrative hanno sfilacciato la squadra del Carroccio castelfranchese, dapprima con le dimissioni del commissario Luciano Matii, poi con la defezione di altri giovani tesserati e simpatizzanti.
Sotto accusa prima di tutto c’è la gestione del partito a livello regionale, incapace secondo Storti di valorizzare e sostenere le forze nuove che la Lega ha saputo raccogliere a livello locale, “specie in un territorio come quello del comprensorio – dice – che avrebbe potuto essere decisivo anche alle regionali”. È esemplare secondo Storti quanto accaduto con la sede che i tesserati avevano aperto in piazza Mentana, a fianco del Bar Centrale. “A differenza dei Comuni vicini – spiega – a Castelfranco non avevamo una semplice sede ma eravamo a tutti gli effetti una sezione, per la quale servono almeno 8 persone tesserate da più di 2 anni. Ancora a novembre 2019, però, continuavamo a dividere il costo dell’affitto tra di noi, senza alcun aiuto da parte del partito. Nel corso di una cena con Salvini a Firenze, Edoardo Ziello disse di fare un nuovo contratto d’affitto intestato alla Lega: da allora smisi di pagare ma il nuovo contratto non è mai stato firmato”. Da qui la successiva chiusura della sede, anche se la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state soprattutto le elezioni regionali. “Il comprensorio del Cuoio era il territorio che poteva portare più voti alla Lega – dice Storti – eppure il partito ha fatto scelte discutibili. Avevamo trovato due avvocati disponibili a candidarsi con noi, uno di San Miniato e uno di Santa Croce, ma il partito non li ha presi in considerazione scegliendo di puntare su un’altra persona”.
Ai malumori è seguita la decisione di non rinnovare la tessera, almeno per il momento, “anche se in realtà avrei avuto tempo fino alla fine dell’anno – precisa Storti -. Ad ogni modo la commissaria Monica Ghiribelli ha scelto di estromettere dalla chat ‘Amici Lega’ tutti quelli che non l’avevano rinnovata. Così, dato che alle elezioni le mie preferenze le avevo prese, e considerando che ho ancora una pagina Facebook come Lega, mi è sembrato giusto chiarire e spiegare la mia scelta soprattutto per i castelfranchesi che mi avevano votato”.