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Cordone: “Giani faccia pressione sul governo per liberare l’avanzo di bilancio”

17 novembre 2020 | 11:12
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Cordone: “Giani faccia pressione sul governo per liberare l’avanzo di bilancio”

L’appello del consigliere di Fucecchio

Fa eco al gruppo Lega che siede in consiglio regionale l’appello di Marco Cordone, consigliere comunale di Fucecchio e consigliere nazionale dell’Anci: “Impegnare Eugenio Giani a sollecitare il Governo centrale affinché si valuti la possibilità di consentire alle regioni e agli enti locali di liberare tutto l’avanzo vincolato di del bilancio. Per la Toscana sono circa 700milioni di euro”.

“Ne trarrebbero beneficio anche gli undici comuni dell’Empolese Valdelsa – secondo Cordone – perché serve per sostenere e politiche a favore dei settori produttivi in crisi ma anche per sostenere gli stessi enti locali, nelle politiche di azzeramento o riduzione tariffaria per famiglie ed imprese. Spero che I sindaci sostengano queste proposte che vanno al di là dell’appartenenza politica e che sono dettate dal buonsenso”.

“Sono d’accordo – prosegue Cordone – col presidente dell’Anci, Antonio Decaro, quando dice che ‘Serve un patto tra cittadini e istituzioni, in cui i primi rispettino le regole ed i secondi gli impegni presi, attivando velocemente i cosiddetti ristori, alle aziende che hanno chiuso o che lavorano a scartamento ridotto’ e che ‘la ripresa non potrà che passare dai comuni che, come dimostra la storia hanno avuto un ruolo centrale quando si trattava di rialzarsi’.

Il programma di Governo recentemente approvato ha fra i suoi presupposti fondamentali la realizzazione di investimenti annuali per cinque miliardi di euro, grazie ai fondi europei, denominati Recovery Fund, per cui nel recente consiglio nazionale dell’Anci, abbiamo affermato che i comuni devono essere centrali nella gestione dei suddetti fondi, interloquendo con le Regioni e con il Governo italiano. Sia la regione Toscana che i 273 comuni che la compongono, alla chiusura dei rispettivi bilanci 2020, registreranno una forte riduzione delle entrate che andrà a colpire i due livelli di governo che più di altri sono chiamati a dare risposte concrete alla cittadinanza: appunto, la Regione, per la gestione della sanità e gli enti locali, per la funzione strategica che hanno in termini di servizi sociali”.