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Pieroni sul terzo settore: “Misure concrete in un momento difficile”. La nuova legge in Toscana

15 luglio 2020 | 12:06
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Pieroni sul terzo settore: “Misure concrete in un momento difficile”. La nuova legge in Toscana

Soddisfazione dei consiglieri Pd dopo il passaggio in consiglio regionale

La Toscana è la prima regione d’Italia a dotarsi di un testo autonomo per sostenere le attività degli enti del Terzo settore. Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Pieroni dopo l’approvazione in consiglio regionale di ieri pomeriggio (martedì 14 luglio).

“La legge fa riferimento alla normativa nazionale – prosegue Pieroni – e promuove lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di un settore fondamentale per tanti cittadini e cittadine.

Il mondo del volontariato, della promozione sociale e dell’impresa sociale svolgono da sempre un ruolo fondamentale nei nostri territori e ritengo che fosse doveroso da parte della Regione valorizzare il ruolo di questi soggetti e sostenerne le attività. L’obiettivo della legge è quello di sostenere le attività degli Enti del terzo settore, promuovendo lo sviluppo e il consolidamento della loro rappresentanza in qualità di agenti attivi di sviluppo e coesione sociale delle comunità locali”.

La legge prevede che la Regione e i suoi enti dipendenti, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale, gli enti locali singoli o associati, possano stabilire diverse agevolazioni a favore degli enti del terzo settore tra cui l’utilizzo non oneroso di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee per attività di interesse generale; la concessione in comodato, per un massimo di trenta anni, di beni mobili e immobili per lo svolgimento delle loro attività e alcune forme speciali di partenariato che la Regione intende adottare.

“Si tratta di misure concrete – afferma il consigliere regionale – che sono particolarmente significative in questo momento in cui c’è bisogno più che mai dei servizi preziosi offerti dal mondo del volontariato e della promozione sociale. Soddisfazione poi per la Consulta regionale del terzo settore, che potrà svolgere un ruolo prezioso in termini di co-programmazione e co-progettazione delle attività con le pubbliche amministrazioni”.

Soddisfatti anche i consiglieri di maggioranza Enrico Sostegni e Nicola Ciolini: “E’ senza dubbio una legge molto importante – ha detto intervenendo in aula il consigliere regionale Pd Enrico Sostegni – Innanzitutto perché si rafforza il principio del valore sociale del Terzo settore, cioè di coloro che si organizzano per svolgere funzioni di interesse generale. Certo, la normativa toscana è in linea con il codice nazionale ma facciamo un passo in più, anche perché nella nostra regione parliamo di un settore particolarmente radicato, come abbiamo avuto modo di vedere anche nella recente emergenza Covid-19. Ci siamo quindi sforzati – ha proseguito Sostegni – di dare concretezza agli istituti di co-programmazione e co-pregettazione rendendo queste pratiche obbligatorie. Ma non ci limitiamo ad affermare un principio, diciamo anche come vanno fatte, grazie al contributo di Anci Toscana su questo punto. In poche parole: rendiamo strutturale il principio dell’amministrazione condivisa.

Un’altra novità importante riguarda il riconoscimento del valore degli enti sportivi, che con le proprie reti del volontariato sportivo potranno partecipare alla co-progettazione con le pubbliche amministrazioni. Infine – ha concluso Sostegni – abbiamo voluto che la Consulta regionale del Terzo settore fosse un organismo aperto a tutti”.

“Il mondo del Terzo settore – ha aggiunto il consigliere Pd Nicola Ciolini – trova già nella nostra Costituzione il massimo riconoscimento: lo Stato e le Regioni hanno il dovere di promuovere le associazioni di volontariato. In Toscana parliamo di una realtà sempre in crescita, che non ha colore politico e che svolge un ruolo importante in tutte le realtà locali, siano esse amministrate dalla sinistra o dalla destra. Un punto riguarda certo anche il giusto compenso degli operatori, ma su ciò occorre che siano privilegiati criteri qualitativi negli affidamenti e non il massimo ribasso nelle gare.

Il lavoro fondamentale del Terzo settore – ha proseguito Ciolini – nell’ambito dei servizi sociali, quale soggetto integrato con il pubblico è indiscutibile ed è giusto pertanto che per la loro esperienza e conoscenze questi enti e associazioni siano chiamati alla co-progettazione e co-programmazione. E’ un arricchimento per tutti, anche per fare in modo – ha concluso Ciolini che le risorse siano utilizzate nel migliore dei modi”.