Percorso archeologico di Marti off limits per i turisti, arriva l’interrogazione parlamentare di Ziello dopo i video di Montopoli del Cambiamento





Era nata come una provocazione sui social, ma alla fine i video arrivano, secondo gli esponenti leghisti, all’attenzione del ministro Franceschini
Doveva essere una provocazione da social media, ma alla fine è diventati una polemica che per trovare una sua dimensione di autorevolezza è arrivata sulle pagine del Cuoio in Diretta, visto che la vicenda dell’incuria del percorso turistico-archeologico di Marti sollevata da Silvia Squarcini, Lara Reali e Simone Bertagni ora sarà al centro di un’interrogazione parlamentare, presentata al ministro dei beni culturali Dario Franceschini dal deputato Edoardo Ziello della Lega eletto nel collegio di cui fa parte anche la provincia di Pisa.
Quello che vi raccontiamo in sintesi è quanto è accaduto prima dell’interrogazione che presenterà Ziello, insomma l’antefatto. I tre consiglieri di opposizione del gruppo consiliare Montopoli per il CambiamentoLara Reali, Silvia Squarcini e Cristiano Bertagni. I tre esponenti di centrodestra, alcuni giorni fa hanno realizzato alcuni video, (uno dei video: clicca qui) mentre passeggiavano a marti lungo il percoroso archeologico, ovvero si sono immedesimati nei panni di un turista e hanno mostrato in modo rudimentale, ma che ha avuto una sua efficacia cosa troverebbe un turista che arriva a Marti, frazione ricca di reperti archeologici e che dovrebbe avere un suo piccolo percorso archeologico, che però secondo i consiglieri di minoranza non è fruibile, principalmente per l’incuria in cui versa oltre che per il fatto che l’antiquariumnon sarebbe, secondo quanto dicono e mostrano nelle immagini, accessibile al visitatore che arriva nel borgo etrusco del comune di Montopoli.
I consiglieri comunali, lamentano infatti problemi di incuria, di inaccessibilità e di mala gestione. Il primo dato è la tomba etrusca detta della Gina, non visitabile e dove stazionano utensili forse impiegati per uno scavo archeologico, secondo Lara Reali è li da più di un anno. Poi c’è il percorso sulla rocca medievale, dove oltre ad un taglio dell’erba grossolano, c’è il problema dei lampioni rotti, e dei panelli illustrativi mal messi o assenti, infine il problema dell’antiquarium, dove sono conservati i reperti archeologi. La struttura è chiusa senza che vi sia nessuna indicazione di un orario di apertura. Da sottolineare che in questo percorso si incontrano reperti di età etrusca, ma anche di età tardo medievale.
“Il nostro video – spregiano i consiglieri di opposizione Bertagni, Squarcini e Reali che abbim ochiamato ‘Turisti per caso‘ è stato fatto per far vedere cosa si troverebbe di fronte un turista, interessato all’area archeologica, tanto decantata sulla carta. Mancanza di segnalazioni, lampioni rotti, vegetazione tagliata con incuria e tutto quello che abbiamo filmato. Queste mancanze non sono certo recenti e tranne il taglio della vegetazione che va fatto in questo periodo, magari non lasciando in giro quantità di erba secca e canne sporgenti, il resto è da molto tempo che versa in questo stato e non siamo noi a dirlo, chiunque abbia visitato l’area un anno fa, può confermarlo.
“L’area non è chiusa e in attesa di manutenzione e chiunque, anche in modo facile, vista la mancanza del cancello, può accedervi. Oltretutto come si vede dal cestino dei rifiuti pieno, l’area è evidentemente frequentata ,ma non dai turisti”. Poi l’attacco aagli amministatori comunali: “La tomba della Gina – dicono da Montopoli del Cambiamento – di epoca etrusca, evitate di menzionarla o pubblicizzarla se poi un turista deve vedere una carriola da muratore dentro il sito archeologico. Ci è stato scritto che dentro le cassette di plastica c’è una campionatura di materiali edilizi post medievali. È ridicolo. Meglio vuota. Di antico hanno solo la polvere che li sovrasta. È da tempo che chiediamo una soluzione a questa cosa e ci è stato risposto dall’assessore Varallo che è privata. Al turista di chi è, non importa niente, vede quello che offrite”.
“Il cartello di Porta Pisana continuano Squarcini, Reali e Bertagni – era cadente un anno fa e lo è ancora. Peccato che dopo un anno nessuno ha provveduto a sistemarlo. Il cartello di entrata all’area, scritto e plastificato in modo artigianale non è mai stato sostituito con un cartello serio turistico, nonostante le varie promesse da parte dell’assessore Varallo. Citiamo precisamente le sue parole: ‘per il cartello possiamo fare qualcosa mentre la tomba è privata”.
“Per quanto riguarda l’antiquarium -continuano i tre esponenti di opposizione – noi sappiamo benissimo cosa sia e a cosa serve, ma ripetiamo che un turista non può saperlo, quindi è necessario che venga posto un cartello con sopra scritta la funzione di quel luogo, perché l’immagine dia l’impressione di essere un museo di interesse turistico. La vicina area di Fontevecchia fa parte dell’area archeologica, la cui sistemazione fu finanziata, insieme al Bastione, dalla regione Toscana per il 60 per cento a fronte di una spesa totale di 495 mila euro, non ha nessuna indicazione e non è valorizzata”.
Poi l’attacco all’amministrazione del comune dove i tre consiglieri dicono a Giovanni Capecchi: “Non abbiamo bisogno di fare nessun accesso agli atti, ci bastano le vostre promesse elettorali sugli investimenti che avevate detto avreste fatto sull’intera area ,perché a voi, sta a cuore il turismo ed il territorio”.
E poi continuano dicendo agli amministratori: “Non prendete come scusa l’emergenza Covid, perché non è da marzo che l’area versa in queste condizioni. Sappiamo benissimo che nel bilancio di previsione 2020/2022 sono stati stanziati soldi per il Bastone, così come per i sotto fossi di Montopoli, ma sappiamo anche che, come ha detto il sindaco, a causa emergenza Covid, probabilmente questi interventi non saranno attuati. In piena stagione estiva, anche se quest’anno i turisti saranno pochi, cosa offre il nostro territorio? E parliamo della realizzazione di applicazione informatiche per farlo conoscere? Se aveste veramente attenzione – dicono in modo accorato i tre consiglieri – il nostro patrimonio non ci sarebbe bisogno di un intervento dell’opposizione”.