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Avr, Lega: “I sindaci revisori avevano rilevato irregolarità. Atti al Prefetto”

13 giugno 2020 | 13:18
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Avr, Lega: “I sindaci revisori avevano rilevato irregolarità. Atti al Prefetto”

Metrocittà: “Dovemmo operare con urgenza”. Territori Beni Comuni: “Affidamento ai privati spesso sconveniente e criminogeno”

“Fa veramente pensare il fatto che una procedura di grave irregolarità di affidamento seguita dalla Direzione viabilità, sia connessa al lavori eseguiti anche da Avr. Una società sulla quale ci sono dubbi inquietanti di infiltrazioni mafiose”. Il commento sulla vicenda Avr (qui) è dei consiglieri della Città metropolitana della Lega, nel gruppo Centrodestra per il cambiamentoAlessandro Scipioni e Filippo La Grassa e dell’onorevole Manfredi Potenti.

Il collegio dei sindaci revisori della Città metropolitana, dicono, “aveva rilevato questa irregolarità insieme alla mancanza di copertura finanziaria che ha costretto a destinare risorse a copertura da altri capitoli di bilancio per lavori di manutenzione ordinaria. Ci chiediamo come sia possibile che sulla manutenzione non vengano pianificate in maniera esatta le spese”.

“Chiederemo al presidente della Commissione di controllo della Città Metropolitana Claudio Gemelli – continuano Scipioni e La Grassa – di ascoltare immediatamente i sindaci revisori, per avere una quadro completo del sistema dei controlli, sulle gare di appalto e sulla gestione di soldi pubblici. La semplificazione, di cui tanto parla il Pd, deve essere necessariamente affiancata ad uno stretto controllo della legalità. Non mancheremo di trasmettere gli atti al Prefetto, comunque de facto la leggerezza in un campo del genere non può essere tollerata, soprattutto nel momento in cui dopo la vicenda Sas nel Comune di Firenze si pongono sempre più forti interrogativi sulle società con cui lavora la pubblica amministrazione”.

“Quando c’è di mezzo la mafia – per Federico Bussolin, capogruppo Lega a Palazzo Vecchio -, l’unica cosa da fare è pulire. Pisa e Livorno hanno ereditato i rapporti economici con Avr, mentre Firenze li intrattiene da 17 anni circa. Tuteliamo la città con trasparenza e legalità, annullando l’appalto assegnato ad Avr. Gli effetti a questo punto si vedono dalle cause. Basta vedere in che condizioni si trova il manto stradale in alcune strade di Firenze”.

“In passato – spiega il consigliere comunale leghista Andrea Asciuti – avevo fatto delle interrogazioni in Palazzo Vecchio per alcune strade. Da consigliere di origine meridionale raccomando sempre di fare attenzione a certe situazioni. Storicamente le cosche mafiose hanno sempre tentato di infiltrarsi negli appalti dello Stato, delle Regione e dei Comuni”.

La replica della Metrocittà Firenze

“Prima la sicurezza dei cittadini” ha risposto la Città metropolitana di Firenze in ordine ai lavori commissionati ad Avr, con la quale ha in essere due appalti di global service.

“I rilievi espressi dal Collegio dei revisori dei conti – spiega – in rapporto alla procedura per un riconoscimento di debiti fuori bilancio per circa 640mila euro non cancellano il suo stesso parere favorevole per l’approvazione della relativa delibera. La Direzione viabilità ha dovuto operare in urgenza per problemi – compresi quelli riscontrati su un ponte della Sp 130 – che hanno comportato l’esecuzione di interventi non programmati.

E’ stato quindi scelto di tutelare la sicurezza dei cittadini realizzando interventi urgenti con motivazioni analoghe a quelle che in altre circostanze hanno portato gli esponenti del centrodestra a esprimere parere favorevole”.

Il parere di Territori Beni Comuni

Le indagini su Avr e “sulle presunte infiltrazioni ndranghetiste nel sistema degli appalti certificano ancora una volta come l‘affidamento della realizzazione e della gestione delle infrastrutture strategiche ai privati sia spesso sconveniente e criminogeno“, dice Enrico Carpini, capogruppo di Territori Beni Comuni a palazzo Medici Riccardi.

“Le amministrazioni pubbliche – spiega ancora – con un alto numero di assegnazioni, come la Città Metropolitana di Firenze, sono periodicamente alle prese con inadempienze, contratti saltati e indagini penali, con pesanti conseguenze sui tempi di realizzazione di importanti opere”. La gestione commissariale “garantisca la continuità di esercizio per le manutenzioni sulla FiPiLi e su tutta la viabilità interessata dal contratto con Avr e lavori per un futuro della società sotto il controllo pubblico a salvaguardia dei livelli occupazionali. La politica non si limiti a curare i sintomi, ma affronti alla radice il problema degli appalti nei settori strategici come infrastrutture, sanità e servizi con una sana gestione pubblica”.