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Salvini: “Chi vive di commercio e turismo è allo stremo. Allentare le misure”

25 maggio 2020 | 20:46
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Salvini: “Chi vive di commercio e turismo è allo stremo. Allentare le misure”

“Il rischio di una nuova ondata di contagio c’è. Ma se le attività non tornano a fatturare, il collasso è inevitabile”

“Due pesi e due misure diverse si trasformano solo in un accanimento verso le piccole partite Iva“. Lo denuncia il consigliere regionale del gruppo misto Roberto Salvini, raccogliendo le proteste di commercianti e imprenditori.

“È necessario – dice – allentare drasticamente le misure restrittive per commercio e turismo, altrimenti le ripercussioni economiche faranno più danni del rischio di una nuova pandemia”. Dopo quasi tre mesi di chiusura e misure restrittive, per il consigliere regionale “è arrivato il momento improrogabile di allentare le misure se vogliamo salvare il sistema economico toscano. Chi vive di commercio e turismo è allo stremo. Per consentire commercianti e imprenditori di sopravvivere dobbiamo da una parte dare loro immediatamente la possibilità di lavorare in maniera competitiva, dall’altra sostenere le imprese che più hanno sofferto un calo degli introiti con finanziamenti a fondo perduto, come ho più volte richiesto in Consiglio.

Siamo tutti consapevoli che il rischio di una nuova ondata di contagio è presente. Ma siamo anche certi che se le attività turistiche e commerciali non tornano immediatamente a fatturare, il collasso della nostra economia è inevitabile, anzi: è già iniziato”.

Perché “Un locale da 100 coperti che ne può approntare solo 30, un negozio che non può riaprire, uno stabilimento balneare che vede più che dimezzati i propri ombrelloni, il clima di paura infuso verso clienti e turisti (ma anche verso gli imprenditori stessi che temono di vedersi fioccare sanzioni), ci fanno perdere competitività rispetto ad altre regioni e Paesi che hanno riaperto da tempo. E ha poco senso imporre provvedimenti tanto severi e controlli tanto zelanti a un’attività privata, sotto la giustificazione della prevenzione, se parallelamente le piazze delle città sono piene durante le ore della movida, i parchi si affollano al pomeriggio, le spiagge libere vedono ondate di gruppi assembrati alla domenica”.