Aiuti alimentari fra i rifiuti, Lambertucci (Per un’altra Santa Croce) chiede l’intervento del sindaco

Il consigliere di opposizione: “Impossibile rimanere indifferenti allo spreco”
Spazzatura gettata in strada e aiuti alimentari abbandonati fra i rifiuti. Il leader dell’opposizione di Santa Croce sull’Arno, Alessandro Lambertucci, già candidato sindaco con Per un’altra Santa Croce, punta il dito sulla tolleranza di sindaco e giunta nei confronti di certi fenomeni.
E lo fa inviando una lettera aperta a sindaco e giunta, prendendo come spunto l’appello del primo cittadino Giulia Deidda contro la dispersione delle maschierine nell’ambiente.
“Se queste sue parole sono veramente sentite e non di sola circostanza – dice Lambertucci – mi chiedo perchè allora la sua amministrazione permette a cittadini stranieri che abitano nel centro storico, completamente indisturbati e per niente intimoriti, di buttare per strada voluminosi sacchi di rifiuti indifferenziati accatastandoli ai piedi delle campane del vetro. Questi cittadini, la spazzatura, sono soliti tenerla ammassata negli androni delle case del centro per liberarsene, quando a loro fa piú comodo, con il favore della notte in barba alle sue raccomandazioni pubbliche, ai controlli delle giacche verdi, ai giorni dedicati alla raccolta e all’onestá di tutti quei cittadini che la raccolta differenziata la osservano veramente e scrupolosamente con senso di responsabilitá per il bene e la salute di tutti”.
“Fin quí verrebbe da dire storia di ordinario sudiciume a Santa Croce – prosegue Lambertucci – visto che questa piaga, grazie alla sua tolleranza verso alcuni cittadini stranieri incivili, va avanti da sempre ma, quando poi tra i rifiuti si vedono gettate addirittura molte confezioni integre di pasta e scatolame intonso di conserve, fagioli, piselli e ceci con la scritta Fondo di aiuti europeo agli indigenti (Fead) donati da associazioni caritatevoli, allora l’indignazione prende il sopravvento considerato che quel cibo poteva essere utile a chi, invece, non riesce ad arrivare alla fine del mese, magari ad altri concittadini italiani o stranieri”.
“Forse, come lei ultimamente va dicendo – prosegue – per altre circostanze, non sarà il momento adatto per le polemiche ma il futuro del mondo e la salute non possono aspettare nemmeno a Santa Croce e sarebbe bene che lei si decidesse una volta per tutte ad intervenire energicamente per estirpare queste malsane abitudini”.
“Voglio augurarmi – conclude – che dopo questa mia lettera indirizzata apertamente a lei e alla sua giunta vogliate finalmente adottare azioni concrete affinché queste possano colmare il vuoto appena lasciato libero dalle sue belle parole. Sono sicuro che anche lei, signor sindaco, e i suoi assessori rimarrete indignati come me dopo aver visto tutto questo cibo buttato e non potrete rimarrete indifferenti allo spreco“.