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Furti nei cimiteri, interpellanza di Per un’altra Santa Croce

12 maggio 2020 | 20:29
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Furti nei cimiteri, interpellanza di Per un’altra Santa Croce

Rusconi e Cicala chiedono al sindaco un cronoprogramma sull’installazione di telecamere di videosorveglianza

“Questi furti, oltre che un danno morale, rappresentano anche un danno economico e sono stati perpetrati da persone che hanno sfruttato il periodo di distanziamento sociale per violare luoghi sacri per noi e per i nostri cari. Un vile gesto di sciacallaggio da condannare e combattere con tutti i mezzi a disposizione”. Lo dice il consigliere comunale di Per un’altra Santa CroceMarco Rusconi, commentando i furti nei cimiteri del capoluogo e di Staffoli(qui).

“In entrambi i cimiteri – spiegano i consiglieri Rusconi e Benedetta Cicala – sarebbero stati trafugati ornamenti funebri in porcellana e in bronzo e sempre da quanto ci è stato riferito, dal cimitero di Santa Croce sull’Arno, sarebbero stati portati via anche manufatti in rame”. I consiglieri del gruppo espressione dei tre partiti di centrodestra, a seguito delle segnalazioni ricevute, hanno presentato un’interpellanza chiedendone la sua discussione nel prossimo consiglio comunale.

“Solo a Staffoli – precisa la staffolese Cicala – sono almeno 15 le tombe profanate. Durante consigli comunali e dibatti passati sul tema delle telecamere di videosorveglianza, questa amministrazione aveva espresso la volontà di installare diverse telecamere sul territorio, cimiteri compresi, chiediamo adesso tempi certi al fine di evitare il ripetersi di episodi tanto incresciosi” (qui).

Nell’interpellanza, i consiglieri chiedono al sindaco un cronoprogramma con date precise in merito all’installazione di telecamere di videosorveglianza nei pressi dei cimiteri e “sollecitano nuovamente l’Ente affinché si doti nel più breve tempo possibile di tali strumenti al fine di evitare il ripetersi di episodi così gravi che ledono la sensibilità dei cittadini i quali, dopo un periodo così buio, chiedono semplicemente di poter visitare le tombe dei propri cari senza trovarle profanate”.