“Il bilancio di previsione va rivisto”, un tavolo per l’emergenza tra le proposte di Progetto insieme

Vanni: “Ci prendiamo carico delle responsabilità. Siamo forza di minoranza consapevole del momento”
Dai lavori da anticipare al rilancio del turismo, passando per la rimodulazione dei tributi locali. Tutto, però, ha come punto di partenza l’istituzione di un tavolo di governo locale per l’emergenza composto da diversi attori che avranno il compito di valutare le proposte che arriveranno. C’è una linea di fondo che unisce la maggioranza e le proposte che Progetto insieme ha presentato durante il consiglio comunale di Montopoli in Valdarno in remoto di giovedì 30 aprile e cioè la necessità di rivedere il bilancio di previsione che era stato scritto sulla base di dati e condizioni precedenti all’emergenza da coronavirus. Dato il mutato contesto, molte delle previsioni e delle priorità andranno rivisitate.
La prima cosa da fare, per Maria Vanni, consigliera della lista Progetto insieme, è “istituire un tavolo operativo di governo locale per l’emergenza, regolamentato e con potere di proposta, composto da rappresentanti dell’amministrazione comunale delle forze politiche di maggioranza e di minoranza, Regione Toscana, esponenti delle realtà produttive e commerciali locali, del terzo settore, delle consulte, della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato”. Gli scopi del tavolo riguardano il rilancio della comunità in tutti i suoi ambiti, comprese le coperture di bilancio, la ricerca di aiuti e contributi speciali a sostegno delle famiglie in maggiore difficoltà. “Una riprogettazione della attività – ha detto Vanni – sull’esempio del comune di Palaia e Fondazione Cr San Miniato. L’idea del tavolo è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza che, devo dire, probabilmente aveva pensato a qualcosa di simile”.
“In questa fase di forte emergenza sanitaria – ha detto Vanni per introdurre i punti da presentare -, dopo sette settimane di limitazioni eseguite dall’intera cittadinanza, il dibattito che andiamo a sostenere sui documenti di programmazione pensati per il futuro della nostra comunità rischia di ridursi – visto che le previsioni immaginate in essi risalgono a prima dell’epidemia – a un formale passaggio istituzionale certamente dovuto, però privo di qualsiasi attinenza alla Montopoli di oggi. Sottrarsi al dibattito politico su una mole di documenti superata, sotto il profilo istituzionale, è sempre sbagliato e superficiale rispetto al Comune in qualità di soggetto vicino alla vita di noi montopolesi. Stessa analoga considerazione è dovuta anche per chi, sfruttando questo particolare momento per puri fini propagandistici, intendesse proporre facili soluzioni per fare leva sulle legittime preoccupazioni dei cittadini rispetto al futuro che noi tutti, insieme, saremo chiamati ad affrontare. Pertanto, in occasione di questa seduta particolare e distante, che verrà svolta certamente nel rispetto dei regolamenti ma in modalità ‘sottovuoto’, privata della sua consueta presenza pubblica cioè i nostri concittadini presenti in sala, Lista Civica Progetto Insieme si prende carico delle sue responsabilità presentandosi a questo appuntamento come forza di minoranza consapevole del momento. Per questo andiamo a presentare un ventaglio di proposte, di ampia condivisione, volte a creare le condizioni per la rapida ricostituzione della Montopoli di sempre, per una comunità ristorata quindi, consolidata, guarita dalle ferite del Coronavirus sotto i profili sanitario, economico e sociale”.
Tra le proposte, la rimodulazione e scaglionamento temporale e rivisitazione delle esenzioni o delle riduzioni delle quote dei tributi comunali, con particolare riguardo al calcolo alla Tari. Per quest’ultima, secondo Progetto insieme è opportuno richiedere alla Geofor un nuovo Piano tecnico economico che prenda in carico l’evolversi degli eventi, e che sia definito al netto dell’utile della stessa impresa, senza esosi aggravi per le tasche sia dei nuclei familiari che delle attività produttive.
Per quanto riguarda il documento unico di programmazione per il triennio 2020-2022 la proposta è quella di ridefinire le linee strategiche alla luce dell’emergenza Covid-19 in sede di commissione affari istituzionali e commissione territorio.
“Favorire e anticipare – aggiunge Vanni -, sulla scia dell’attuale situazione di blocco dettata dai decreti di emergenza sanitaria e il conseguente alleggerimento dei volumi sia di traffico che di presenze stabili, i lavori di manutenzione e messa a norma delle strade e dei plessi scolastici. In particolare, gli interventi già programmati a monte del lockdown che avrebbero comportato una inevitabile rimodulazione del servizio scolastico, così come attuato, ad esempio, dal comune di San Miniato. Per fare un esempio pratico, penso alla scuola primaria di Marti, dove i lavori sono già stati appaltati e avrebbero comportato la chiusura o la rimodulazione dell’attività didattica. Ora è il momento di avviare i lavori. Le mie – ha detto la consigliera – sono proposte concrete, realizzabili, anzi già messe in campo dai comuni limitrofi”.
Infatti, Vanni chiede anche l’adesione al documento pubblico di appello diffuso dal sindaco di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella, in favore del settore dei parrucchieri e dei centri estetici e rivolto alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla presidenza della regione Toscana. Inoltre, chiede l’estensione su tutte le categorie commerciali in regime di blocco prolungato fino al primo giugno, come bar caffetterie, gelaterie, ristoratori, palestre e centri di attività motoria, scuole di danza, attività culturali e ludiche in generale.
Infine, il turismo: la proposta è l’esenzione per l’anno corrente delle imposte sugli immobili turistico ricettivi strumentali allo svolgimento dell’attività imprenditoriale, con riduzione per il biennio successivo. Poi, credito d’imposta 50 per cento della riduzione del fatturato delle strutture turistiche ricettive per i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2020 rapportati alle stesse mensilità del 2019, 2018 e 2017 e progettazione di interventi di indennizzo a fondo perduto alle aziende e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti diretti.