
I provvedimenti dell’amministrazione a guida leghista sovrapponibili a quelli del centrosinistra cittadino
Lucca riparte o… “Riapri Pisa”? Il dubbio viene, dopo che il 23 aprile nel capoluogo limitrofo è stata presentato dal sindaco leghista Michele Conti il piano con il pacchetti di misure che l’amministrazione comunale ha messo in campo per affrontare il post emergenza coronavirus.
Si legge, fra questi, che il Comune di Pisa ha stabilito di assegnare un “contributo straordinario per sostegno all’affitto per immobili commerciali e di giovani professionisti”, ma anche “l’azzeramento del suolo pubblico per pubblici esercizi, ambulanti, alberghi, edilizia per l’anno 2020; l’azzeramento dell’imposta di soggiorno fino al 31 dicembre 2020; un fondo per abbattimento Tari; l’apertura notturna sui Lungarni e la sosta gratuita per le prime due ore con disco orario nei parcheggi di piazza Sant’Antonio e piazza Santa Caterina”.
Provvedimenti, quelli del Comune di Pisa, che appaiono sovrapponibili, salvo le differenze legate al territorio, a quelli dell’amministrazione lucchese e che, nel caso del Comune ad amministrazione di centrodestra, valgono un totale di impegno di 15 milioni di euro.
L’ennesima dimostrazione che le amministrazioni comunali possono arrivare fino a un certo punto con gli interventi diretti. Il resto dipenderà dalle decisioni del governo centrale e dagli eventuali fondi che da questo arriveranno agli enti locali. Non resta che attendere.