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Lega: “Abbiamo bisogno di tornare alla normalità e di scorte di Dpi”

31 marzo 2020 | 23:25
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Lega: “Abbiamo bisogno di tornare alla normalità e di scorte di Dpi”

Le richieste dei consiglieri della Città metropolitana

“In questo difficile momento per il nostro Paese, non possiamo che auspicare l’immediata fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale da distribuire prima di tutto a chi è impegnato a fronteggiare l’emergenza sanitaria direttamente: medici, infermieri, personale sanitario, volontari, agenti delle forze dell’ordine e militari delle forze armate”.

Lo dicono Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, consiglieri metropolitani nella Lega nel Centrodestra. “Chiediamo – dicono – anche la pianificazione immediata di una grande produzione di dispositivi di protezione individuale, che possano essere distribuiti alla popolazione o essere reperiti facilmente e a prezzi contenuti, al fine di poter dotare tutti quanti di guanti, mascherine e igienizzante. Abbiamo bisogno quanto più possibile di tornare alla normalità e delle grandi scorte di Dpi, sono necessarie per proteggere gran parte della popolazione”.

Le istituzioni “debbono mobilitarsi, in base alle loro competenze, per garantire che il tema dell’approntamento di riserve di suddetti dispositivi ed un efficace controllo sui prezzi sia portato avanti rapidamente”.
Da parte del sindacato “si è cercato in tutti i modi di collaborare per risolvere il problema delle mascherine. Ma malgrado i ripetuti tentativi non c’è stata risposta”, dicono i consiglieri insieme a Costantino Ciari, consigliere comunale, medico e presidente regionale della Fismu.

“Fornire mascherine adeguate e in generale i dpi al personale sanitario, medici e infermieri, rappresenta la forma essenziale di contrasto al diffondersi dell’epidemia. Infatti i sanitari che si infettano diventano essi stessi diffusori involontari del virus soprattutto se asintomatici. Il fatto che in Toscana oltre 300 sanitari fra medici infermieri siano positivi al coronavirus evidenzia la scarsa disponibilità di dpi adeguati.
Carenza diffusa è vero in tutta Italia, ma inaccettabile quando si invitano i soccorritori a limitare l’utilizzo di aerosolterapia, cPap che sono tipiche misure salvavita che non possono essere negate a un paziente”.