Ampliamento impianto di stoccaggio di Herambiente, il progetto in commissione

L’assessore Grossi: “Vaglieremo il progetto con la massima trasparenza”
“Porteremo il progetto in commissione consiliare ambiente e territorio e vaglieremo il progetto con la massima trasparenza, come sempre fatto”. Prova a chiarire la natura del progetto presentato da Herambiente per l’impianto di smaltimento rifiuti di via Malpasso, ex Waste Recycling, l’assessore all’ambiente Federico Grossi.
Un progetto i cui dettagli non sono stati resi noti, ma della cui esistenza la cittadinanza è venuta a conoscenza solo da due giorni. Ad annunciarlo indirettamente ieri (venerdì 6 marzo) è stata l’Arpat, in un articolo dedicato alla nuova catalogazione delle aziende per livello di pericolosità delle imprese sul territorio provinciale è stata infatti l’Arpat di Pisa.
Un progetto presentato tempo fa al Comune e ancora al vaglio di tutto l’iter autorizzativo, di competenza prevalentemente regionale, che avrà il suo coronamento in una conferenza dei servizi ad aprile. Due gli impianti di Herambiente oggetto di ampliamento: con quello castelfranchese, anche quello di Pisa, in località Ospedaletto, sempre gestito dal colosso emiliano. L’articolo di Arpat, nello specifico, era dedicato alla nuova catalogazione delle aziende che in provincia sono potenzialmente assoggettabili alla legge Seveso III.
“Hera ha richiesto al settore ambiente della Regione, quale responsabile del procedimento, la possibilità di aumentare lo stoccaggio provvisorio di 3550 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi rispetto alle 1880 tonnellate come da prescrizioni provinciali del settembre 2013 – spiega l’assessore. – Tale possibilità di incremento era già stata concessa dalla Regione nel 2018, ma per un limite temporale di un anno. Adesso l’azienda vorrebbe rendere definitiva tale possibilità. Rimane invece confermato il limite quantitativo dei rifiuti pericolosi trattati”.
“La proposta – dice ancora l’assessore – non prevede aumento di quantitativi complessivi rispetto a quelli già trattati da un anno a questa parte, come non prevede consumo di suolo, di acqua e di ulteriori emissioni, essendo una questione di stoccaggio. Si prevede invece la costruzione di un nuovo silos all’interno degli spazi aziendali per insaccamento dei rifiuti polverulenti. Come sempre analizzeremo nel dettaglio quanto proposto e, prima della conferenza dei servizi alla quale siamo invitati ad esprimerci solo per le questioni di carattere tecnico ed urbanistico, porteremo il progetto in commissione consiliare ambiente e territorio, come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni nella massima trasparenza e informazione alla cittadinanza”.