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Incontro coronavirus e prevenzione, Per un’altra Santa Croce: “Risposta tardiva e inadeguata”

1 marzo 2020 | 00:22
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Incontro coronavirus e prevenzione, Per un’altra Santa Croce: “Risposta tardiva e inadeguata”

Certe domande, per i consiglieri, “meritano un’altra prontezza di risposta”

“Una risposta tardiva e inadeguata”. Così i consiglieri comunali del gruppo Per un’altra Santa CroceAlessandro Lambertucci, Marco Rusconi, Valentina Fanella, Vincenzo Oliveri, Benedetta Cicala commentano l’iniziativa pubblica sul coronavirus e prevenzione Coronavirus e prevenzione, incontro a Ponte a Egola.

“Dopo che da giorni – spiegano – abbiamo invitato e incalzato il sindaco Deidda a tenere un consiglio comunale d’urgenza aperto alla popolazione sull’evolversi dell’epidemia del Coronavirus ed essere stati puntualmente ignorati dal primo cittadino, che nemmeno ci ha accennato di essere a lavoro per una iniziativa intercomunale (le chat dei capogruppo su Whatsapp dovrebbero servire anche a questo), arriva questo comunicato congiunto con altri comuni del comprensorio di una iniziativa che si terrà addirittura tra una settimana.

Evento che noi consiglieri del gruppo Per un’altra Santa Croce, visto il tempo ormai trascorso e i velocissimi sviluppi del fenomeno, a questo punto consideriamo oltremodo tardivo, male organizzato e del tutto inutile. Tardivo perché i sindaci arrivano a un confronto pubblico con la popolazione dopo molti giorni nei quali poco o niente si è fatto a livello di comunicazione locale per rassicurare i cittadini essendosi quasi tutti limitati a circolarizzare i comunicati scritti, spesso irresponsabili, che sono stati loro girati, suggeriti o dettati dalla Regione.

Purtroppo, questo approccio di algido distacco dei sindaci dal problema e il loro prolungato silenzio hanno finito per alimentare l’incertezza favorendo un clima di allarmismo che ha costituito terreno fertile per la nascita di voci non confermate che si sono alternate nei nostri territori. D’altra parte non poteva che essere così anche a Santa Croce visto che l’amministrazione si è debitamente tenuta alla larga dall’accogliere l’opportunità della richiesta di rispondere apertamente a ogni dubbio, ad ogni richiesta proveniente dai cittadini di Santa Croce e, ove possibile, tranquillizzarli sulla capacità di pronto intervento per gestire eventuali criticità sul nostro territorio.

Tutti interrogativi legittimi che meritavano un’altra prontezza di risposta. Interrogativi che, seppur con estremo ritardo, cercheremo di riproporre all’incontro pubblico che però è stato fissato ad un orario improbabile e improponibile che rischia di non riuscire ad assicurare la partecipazione di un numero di persone il più ampio possibile e che, per di più, costringerà i cittadini di Castelfranco, di Santa Croce e di Montopoli a doversi spostare in altro comune scoraggiando i più. Sarebbe auspicabile, se effettivamente l’intento è quello di dare valore informativo a questa riunione, che almeno si ovviasse al problema con la predisposizione di un servizio streaming o di diretta tv o social.

Facciamo notare alla sindaco Deidda che l’incontro simile a cui lei ha partecipato nell’empolese risale al 12 febbraio 2020 (ben 16 giorni fa) quando allora fare informazione aveva un senso logico ma, il 6 di marzo (a 23 giorni di distanza da quello), quando ormai la situazione è destinata a cambiare di giorno in giorno e la diffusione del contagio è ormai divenuta una normalità visto che si è deciso di seguire linee guida più permissive, questo incontro francamente rischia di sembrare del tutto inutile e più un autogol delle nostre istituzioni locali che altro.

Sicuramente rappresenta una conferma della cronica lentezza del nostro sindaco ad affrontare problemi complessi, della sua impossibilità ad attivarsi con urgenza e velocità e del fatto che se non è imbeccato e autorizzato dal suo partito questo non risponde alle richieste.
Quella del 6 marzo rappresenta purtroppo una convocazione distaccata dal problema e tardiva che, invece di rafforzare la credibilità delle nostre istituzioni, come vorrebbe far credere il Sindaco Deidda, la affossa impietosamente e la copre definitivamente di ridicolo perché con essa si cerca di correre ai ripari fuori tempo massimo e quando oramai i buoi sono inevitabilmente scappati dalla stalla”.