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Partito Comunista: “La narrazione sulle foibe non ha nulla a che vedere con la verità storica”

11 febbraio 2020 | 23:10
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Partito Comunista: “La narrazione sulle foibe non ha nulla a che vedere con la verità storica”

“I partigiani e le forze popolari vengono equiparati al nazifascismo. Con il beneplacito del Partito Democratico”

“La narrazione sulle foibe non ha nulla a che vedere con la verità storica, che viene decontestualizzata e stravolta”. In occasione del Giorno del Ricordo, lo dice il Partito Comunista.

“Il 10 febbraio – spiega – in tutti i Paesi d’Europa si ricordano i trattati di pace che posero fine a una guerra mondiale di 60 milioni di morti. Lo Stato italiano invece sceglie di trasformare questa giornata in una commemorazione nazionalista, mentre ogni anno esponenti politici e anche istituzionali inneggiano a Istria e Dalmazia italiane, rivendicando i territori che l’Italia perse con quei trattati. L’operazione politica è evidente”.

Secondo il Pc, “L’Italia si auto assolve dalle proprie responsabilità di guerra durante il fascismo. Si dimenticano l’italianizzazione forzata, i campi di concentramento italiani con decine di migliaia di slavi internati, la vera pulizia etnica fatta proprio dai fascisti. In pochi anni la propaganda neofascista è stata trasformata in dottrina ufficiale dello Stato. I partigiani e le forze popolari che combatterono per liberare l’Europa vengono criminalizzati ed equiparati al nazifascismo. Tutto questo avviene con il beneplacito del Partito Democratico, antifascista a parole, ma sempre più reazionario nei fatti, come dimostrano anche le amministrazioni di centrosinistra e i sindaci Toti e Deidda di Castelfranco e Santa Croce, con le loro dichiarazioni a riguardo. Resistere alla menzogna è un dovere. Difendiamo la verità storica contro ogni falsificazione. La verità non si cancella”.