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Gli accordi “misteriosi” del Comune, la Lega San Miniato invoca trasparenza

21 gennaio 2020 | 19:37
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Gli accordi “misteriosi” del Comune, la Lega San Miniato invoca trasparenza

“Nei pochi mesi di attività l’Amministrazione ha più volte dato prova di procedere senza adeguata chiarezza”

“Nei pochi mesi di attività l’amministrazione comunale ha più volte dato prova di procedere senza una adeguata chiarezza, nascondendo il proprio operato dietro cortine fumogene e discutibili procedure“. Lo dicono i consiglieri comunali della Lega San MiniatoRoberto Ferraro, Beatrice Calvetti e Federico Gregorini.

“Durante la campagna elettorale – sottolineano i consiglieri – la coalizione di centrosinistra ha fatto solenne promessa di rinnovamento e trasparenza. Affermazioni che hanno acceso la speranza che si potesse finalmente concretizzare una svolta nella conduzione della casa comunale. Purtroppo le aspettative si stanno rivelando illusorie”.

Per esempio, un “benefattore misterioso ha donato al Comune di San Miniato 50mila euro (con diritto di credito d’imposta del 65%) per contribuire alla realizzazione della nuova e duplice palestra a Fontevivo. Ci chiediamo per quale motivo i cittadini non devono conoscere il nome di chi ha effettuato la donazione. Il beneficiario è il Comune e la trasparenza è doverosa, anche per fugare ogni eventuale dubbio e congettura.

Non è da meno la vicenda del centro di accoglienza di Ventignano dove vengono ospitati decine di extracomunitari. L’immobile è messo a disposizione per un canone di 13,9 euro al giorno e per ciascun ospite, da una Srl il cui principale socio è una società fiduciaria, che opera per conto di un soggetto misterioso. A seguito di reiterate richieste avanzate dalla Lega per avere chiarimenti su questo ‘locatore misterioso’ l’amministrazione comunale ha riferito che la cosa non è di sua competenza. Noi riteniamo che, considerate le numerose non positive vicende accadute in varie parti d’Italia con riguardo alla gestione dei centri di accoglienza, il problema della trasparenza e conoscenza dei soggetti che intervengono nella attività di accoglienza debba interessare anche il Comune, a prescindere dalle competenze previste dalle legge.

Infine non possiamo non ricordare un’altra situazione che non brilla per trasparenza. Il Comune per quale motivo sottoscrive importanti accordi economici nei quali la controparte privata chiede che i medesimi non vengano in alcun modo comunicati a terzi estranei? Come è possibile che una amministrazione pubblica possa acconsentire di stipulare un accordo il cui contenuto dovrà rimanere “misterioso”?”.