Per un’altra Santa Croce, mozione contro insegnamento del Corano con metodi violenti

Nel testo anche il no alle pratiche di infibulazione
Una mozione per il contrasto sul territorio “di costumi inconciliabili con il nostro ordinamento, sorretti da motivazioni etniche, sociali e religiose”.
È quanto verrà discusso nel consiglio comunale di Santa Croce questa sera (30 dicembre) su sollecitazione del gruppo di opposizione Per un’altra Santa Croce.
Dopo l’episodio delle percosse e dei metodi violenti per insegnare il Corano in una scuola di Santa Croce sull’Arno, per sottolineare il contrasto ad alcune pratiche il testo della mozione impegna il sindaco e la giunta “a predisporre una indagine conoscitiva locale sui metodi di insegnamento del Corano da parte della popolazione mussulmana residente e sulle pratiche violente come quelle delle mutilazioni genitali, avvalendosi dell’apporto delle associazioni rappresentative di immigrati, al fine di monitorare i possibili rischi di avveramento dei fenomeni sovra trattati anche nel nostro comune”.
“A promuovere – prosegue il testo – una campagna di informazione, prevenzione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini extracomunitari residenti nel nostro paese sulle norme e sulle sanzioni previste per chi provoca danni all’integrità fisica del fanciullo evidenziando i danni futuri sul benessere psico-fisico che tali pratiche comportano, sempre nel più assoluto rispetto delle integrazioni etnico-culturali e a garantire assistenza psicologica e tutela giuridica ai bambini e alle bambine che sono stati o che potrebbero essere vittime di tali brutali pratiche”.