Bilancio, il no di Cambiamenti: “Manca confronto democratico”

Polemiche per il metodo di votazione in consiglio comunale a San Miniato. Oggi (27 dicembre) all’ordine del giorno era inserita la discussione sul bilancio preventivo del Comune ma i consiglieri di Cambiamenti anziché intervenire punto per punto si sono limitati a una dichiarazione di voto contrario.
“E’ il modo in cui abbiamo voluto rendere evidente la protesta, oltre che per il merito di molte scelte, per il metodo che ancora una volta si è voluto seguire – spiegano i consiglieri -. Il consiglio comunale ha approvato a novembre, sulla base di una nostra proposta, una mozione che chiedeva di adottare modalità innovative per la discussione del bilancio di previsione. Invece quest’anno non sono nemmeno state sentite le assemblee delle consulte territoriali. Ci si è limitati a sentire i presidenti neoeletti senza nessun significativo coinvolgimento dei cittadini e degli organi del consiglio. Non c’è bisogno di essere troppo malevoli per pensare che si sentano incapaci di gestire un dibattito politico aperto, in cui possano confrontarsi proposte alternative sulle prospettive del nostro Comune”.
“La controprova è stata la discussione del Dup – proseguono i consiglieri di Cambiamenti -. Noi avevamo regolarmente presentato in consiglio 17 emendamenti ma dopo una sospensione di appena 10 minuti la maggioranza ha deciso di respingerli in blocco senza discuterli, bocciando così anche proposte di puro buon senso, come quella di incrementare lo stanziamento (500 euro) previsto per le politiche sulla parità di genere. Il pretesto è che la giunta comunale ci tiene ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio nonostante la proroga del termine fino al 31 marzo”.
“L’approvazione del bilancio il 27 dicembre comporta la redazione in assenza della legge finanziaria nazionale, e ciò, inevitabilmente, provocherà se non un primato almeno un piazzamento del Comune di San Miniato non solo nei tempi dell’approvazione del bilancio ma anche nel numero e nell’entità delle variazioni di bilancio – vanno avanti i consiglieri della minoranza -, anche se su quel Dup sono stati riscontrati errori che comporteranno modifiche; anche se, infine, un mese di esercizio provvisorio non avrebbe comportato danni tali da giustificare l’approvazione dell’atto fondamentale dell’amministrazione comunale in una situazione di così totale e deliberata assenza di partecipazione democratica. Noi riproporremo puntualmente questo problema per il bilancio 2021″.
“E intanto, nella nostra dichiarazione di voto, non abbiamo mancato di porre al sindaco e agli assessori domande che dovrebbero rappresentare l’Abc del confronto democratico – concludono i consiglieri Manola Guazzini e Matteo Squicciarini -: in quali stanziamenti di risorse in bilancio si traduce la politica delle tre S (sviluppo, scuola, sicurezza) che il sindaco ha lanciato; a quanto ammontano gli stanziamenti per alcune località importantissime del nostro Comune, come e con quali criteri si intendono distribuire i fondi sulla cultura”.