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Fondi ai piccoli Comuni, plauso dai consiglieri regionali Pd

25 dicembre 2019 | 13:20
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Fondi ai piccoli Comuni, plauso dai consiglieri regionali Pd

Pieroni: “Una boccata d’ossigeno”. Nardini chiede nuove azioni di sostegno

Piccoli Comuni, arrivano i contributi della Regione Toscana. E con essi il plauso del consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni.

“Un’ottima notizia quella dei 20 milioni di contributi della Regione Toscana per gli anni 2020, 2021 e 2022, ai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti – afferma il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni – Si tratta di contributi straordinari per investimenti di nuove opere e lavori pubblici che saranno liberamente scelti dal Comune. Ad essi si aggiungono, per il 2020, altri 3,2 milioni di euro per la manutenzione delle strade comunali”.

“I Comuni in Toscana sono 119 – dice Pieroni –  e occupano il 35% del territorio regionale. E stiamo parlando delle aree più belle e suggestive, punteggiate da borghi medievali di rara bellezza e di straordinario valore culturale. I trasferimenti dallo Stato alle amministrazioni comunali sono via via diminuiti sempre più negli anni. Un problema che colpisce tanti comuni, in particolare i più piccoli”.

Una boccata d’ossigeno – spiega –  per quei sindaci che devono farsi carico di grandi problemi con risorse molto ridotte. Penso a quei territori colpiti dal dissesto idrogeologico, a quelli delle zone sismiche e a tutti quelli che soffrono per il progressivo spopolamento. Dobbiamo pensare a quegli amministratori che con grande sacrificio governano quei comuni, con disponibilità economiche esigue, ma con grandi responsabilità imposte dalla legge. Vivere meglio si può e si deve , anche nelle aree interne e rurali della Toscana”.

Sulla stessa linea la mozione della consigliera regionale Pd, Alessandra Nardini “in merito alle azioni di sostegno ai piccoli Comuni della Toscana”.

“Piccoli e medi Comuni sì, ma con adeguati servizi – dice la copnsigliere – Questi Comuni hanno bisogno di un’attenzione particolare, ad esempio, su servizi, infrastrutture, incentivi alle economie locali per contrastare il fenomeno dello spopolamento. A settembre scorso Anci Toscana ha approvato un documento che raccoglie le misure contenute nel Manifesto di Gornate – Priorità dei Piccoli Comuni italiani necessarie per dare vita a un controesodo; tra queste: semplificazione delle regole contabili, ovvero meno burocrazia, sblocco della legge sui piccoli Comuni, un fondo nazionale per gli investimenti. La Regione Toscana in questi anni ha fatto molto per assicurare pari opportunità tra i territori su servizi di istruzione, salute e mobilità. Ora chiediamo alla giunta di perseguire questo impegno sostenendo con governo e parlamento le proposte fatte da Anci, e mettendo in campo ogni ulteriore iniziativa utile a contrastare lo spopolamento delle aree marginali, garantire un adeguato livello di servizi, supportare le economie locali, valorizzare il patrimonio naturale, rurale e storico-culturale”.

“In provincia di Pisa i Comuni sotto i cinquemila abitanti sonono: Montescudaio, Monteverdi, Guardistallo, Santa Luce, Castellina Marittina, Casale Marittimo, Montecatini Val di Cecina, Orciano Pisano, Riparbella, Chianni, Lajatico, Terricciola, Peccioli, Palaia, Castelnuovo Val di Cecina e Fauglia. Quello della Regione è un investimento atteso e necessario che auspico possa fare da apripista a interventi analoghi per quei Comuni poco sopra i 5mila abitanti, penso ad esempio a Capannoli, a Calci, Crespina Lorenzana, Pomarance in provincia di Pisa, che hanno praticamente le stesse caratteristiche e le stesse criticità di quelli interessati dal provvedimento, e che non possono e non devono essere lasciati soli”.

“È doveroso assicurare – conclude Nardini – a tutto il territorio nazionale servizi essenziali: la scuola dell’obbligo, i presidi ospedalieri, la banda larga e l’accesso al digitale, la telefonia mobile e fissa, i segnali tv. E farlo non solo per contrastare lo spopolamento ma anche per garantire a tutte le cittadine e i cittadini di avere pari dignità e pari diritti, pari possibilità di accesso al mondo del lavoro, ovviamente nel rispetto delle caratteristiche del territorio. La Toscana è tale non solo per l’unicità delle città d’arte, ma anche per la molteplicità che caratterizzano i piccoli centri: un patrimonio da tutelare e da mantenere vivo”.