Deidda all’opposizione: “So distinguere un Comune da una Regione. Noi pensiamo a Santa Croce sull’Arno”

“Noi pensiamo a Santa Croce sull’Arno“. Lo dice la sindaco Giulia Deidda rispondendo ai consiglieri di opposizione che ieri hanno commentato il suo bilancio di fine anno.
“L’opposizione – spiega Deidda – attacca me e la giunta in seguito alla conferenza stampa di fine anno, dicendo due cose gravi: una è che non è vero quello che sosteniamo, mentre quanto presentato in conferenza stampa è tutto riscontrabile. Un’altra è che noi abbiamo organizzato questo momento per fare il punto pensando alle elezioni regionali della prossima primavera”.
“La fissa delle regionali non ce l’abbiamo – ha specificato -, perché la campagna elettorale la facciamo sui fatti, sulle azioni svolte. E, per esempio, è grazie ad un progetto regionale che siamo riusciti a donare centinaia di scarpe realizzate a PoTeCo alla Caritas. È grazie ad un bando regionale che c’è una mostra bellissima di Zhanna Kadyrova a Villa Pacchiani. È grazie ad un finanziamento regionale che i nostri bambini possono andare a teatro con Il Baule dei Sogni. Ed è sempre attraverso la Regione che si contrasta il dissesto idrogeologico, con un investimento di 100mila euro. E queste sono solo alcune delle cose che riguardano il nostro territorio, ma non le abbiamo elencate per fare campagna elettorale, anzi.
Qualcuna di queste, nelle 16 tavole presentate, non è nemmeno inclusa, perché abbiamo voluto concentrarci sulle novità introdotte in questo inizio di secondo mandato. Sarà forse perché Conti, il sindaco leghista di Pisa, quando si tratta di comporre le graduatorie per gli asili, fa fare ai bambini e alle bambine una specie di gara di pisanità, discriminando le famiglie meno ricche… Sarà forse perché Ceccardi da Cascina è volata presto a Bruxelles, lasciando un balletto di nomine e assessori degno di una quadriglia napoletana in un territorio che l’aveva scelta come sindaco… Sarà perché le sardine rappresentano le domande giuste, e non le risposte sbagliate, a una politica che deve smettere di andare avanti a campagne basate sulle paure e noncuranti dei risultati… Sarà per uno solo o per tutti questi motivi che provano ad accusarci di strumentalizzare Santa Croce per propagandare altre questioni… Ma il punto è che lo stanno facendo loro.
Da donna di Sinistra, come mi definisco con grande orgoglio, ho a cuore le sorti della Toscana e dell’Italia, all’interno di un contesto europeo senza il quale non saprei immaginarmi un futuro vero.
Sarei sciocca se non ci pensassi. Ci penso sempre. Ma so distinguere un Comune da una Regione. E invece qualcun altro ha usato il Comune come trampolino per andare a Bruxelles, lasciando soli i suoi sostenitori che, evidentemente, ora fanno fatica…”.