Sonetti (Pd) verso le regionali: “Subito un candidato forte”
Con un occhio alle regionali. Il segretario del Pd di Pisa, Massimiliano Sonetti, analizza il quadro politico dopo le regionali in Umbria. Con un richiamo all’unità e dimenticando le strategie, soprattutto dopo la scissione di Italia Viva.
“A mente fredda, placati gli strepitii e dopo una riflessione più razionale ritengo sia il momento – dice il segretario — per tutti coloro che guardano al Pd e al centrosinistra, di trarre insegnamento da quello che è accaduto in Umbria. In Umbria la sconfitta delle forze di centrosinistra è stata di una entità inaspettata. Certo ci sono stati temi locali, come lo scandalo nella sanità, che hanno sicuramente pesato, però sarebbe sbagliato non capire che la società italiana complessivamente ci sta mandando dei chiari messaggi. Ritengo che il primo dei messaggi che i cittadini ci stanno mandando è quello che noi siamo distanti dalle sensibilità e dalle tematiche quotidiane. Dobbiamo tornare a stare tra la gente, ascoltando, rispettando e rappresentando inquietudini e speranze. Dobbiamo tornare ad avere una agenda di temi sociali ed economici che restituiscano dignità ad ampie fasce della popolazione italiana, che si sente di averne persa”.
“Lo dicono i dati: le diseguaglianze aumentano – spiega Sonetti – Possiamo partire da questi temi. Sono certo che la nostra ricetta è migliore di quelle della Lega e del centrodestra. Dobbiamo tornare a spiegarlo a tutti. La Toscana non può essere terra di conquista, non può essere considerata una bandierina da mettere su una cartina dell’Italia. Il centrosinistra non deve fare l’errore di fossilizzarsi sulle “geometrie” partitiche. Bisogna invece partire dai programmi. Occorre un programma forte che ridia slancio ad una regione che per tanto tempo ha rappresentato un modello sociale. Dopo il programma viene il nome di un candidato. E deve essere un nome che sappia parlare direttamente alle tante anime del civismo di questa regione, al mondo dell’associazionismo, alle forze sane e fortissime che sono l’impalcatura sociale della Toscana”.
“Non c’è nulla di ineluttabile e non ci deve essere alcuna sindrome negativa – continua l’analisi – Solo poche settimane addietro, a maggio, in questa provincia abbiamo visto le elezioni amministrative in 26 comuni, tra i quali alcuni anche piuttosto popolosi, concludersi con un clamoroso “cappotto” a favore nostro. Mi pare che sia un segnale di quanto sia importante lavorare sul territorio, porta a porta. Lo abbiamo fatto per i nostri Comuni, possiamo ripeterlo anche per le elezioni regionali”.
“È questo – conclude Sonetti – l’appello che lancio alla città, alla nostra provincia, alle nostre rappresentanze regionali e nazionali. Ma è l’appello che lancio innanzitutto ai cittadini. Facciamo sì che dalla Toscana arrivi alla Lega un messaggio chiaro e civile: non è quella di Salvini la soluzione migliore per risolvere i problemi dell’Italia e della nostra regione”.