“Ci eravamo illusi”, il Centrodestra per Castelfranco saluta Nobile
“Nonostante il breve tempo avuto a disposizione, abbiamo potuto comunque apprezzare l’operato di Roberto Nobile, improntato alla massima correttezza nei confronti di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione e il fatto che non è mai mancato al suo ruolo di garante della legalità e della correttezza degli atti amministrativi”. Per questo, il gruppo consiliare Centrodestra per Castelfranco saluta il segretario comunale, al quale “incredibilmente – per i consiglieri Monica Ghiribelli, Alba Colombini e Nicola Sgueo -, non è stato rinnovato l’incarico dai sindaci di Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno”.
“Dal suo arrivo – spiegano -, abbiamo potuto notare che già nella redazione di alcuni atti vi era stata una significativa svolta rispetto al passato: finalmente quelli che prima erano documenti inintelligibili, hanno cominciato a diventare maggiormente fruibili anche per i non addetti ai lavori e curati anche dal punto di vista linguistico e sintattico. E’ inevitabile, quindi, che la decisione presa da Toti e Deidda ci lasci non poco perplessi, visto e considerato che non possono essere messe in discussione le qualità professionali e la correttezza del segretario uscente. Ad oggi rimangono sconosciute le motivazioni di questa scelta e a pensar male si fa peccato. Del resto, arrivare ad accettare che il segretario comunale è titolare di funzioni di natura tecnico professionale, gestionale e consultiva ed è garante del rispetto delle leggi e della regolarità dei procedimenti e che, quindi, non può essere un mero yes man davanti alle bizze del politico locale di turno, non è da tutti. Noi, come opposizione, per un attimo ci eravamo illusi che, finalmente, almeno su questo versante si fosse imboccata la strada buona. Purtroppo di buono, al momento, possono esserci solo i nostri migliori auguri al dottor Nobile affinché possa presto ricoprire un incarico dove potrà dare dimostrazione di quel che vale e la speranza che il nuovo segretario segua il solco tracciato dal suo predecessore”.