“Democratici per Montopoli non si sottrarrà di fronte a proposte per migliorare il Comune”

“Quando maggioranza e opposizione riescono a condividere temi e proposte concrete per lo sviluppo e il benessere della città, occorre valorizzare al meglio questa collaborazione e per questo il gruppo di Democratici per Montopoli non si sottrarrà di fronte a proposte che possono migliorare il Comune e la vita dei nostri concittadini”. Per i Democratici per Montopoli, lo dice Licia Ventavoli, commentando le due mozioni su orti sociali e cedole per i libri di testo presentate nell’ultima seduta del consiglio comunale dalla consigliera Maria Vanni, capogruppo della lista Progetto Insieme (Libri di testo e orti sociali, Vanni presenta due mozioni).
“Come ha specificato anche la stessa consigliera – spiega Ventavoli -, il gruppo consiliare della lista civica di centrosinistra Democratici per Montopoli si è fatto trovare pronto nella discussione. Per quanto riguarda la prima delle due mozioni, quella sugli orti sociali, l’assessore Linda Vanni ha tenuto a precisare che il Comune di Montopoli ha già aderito all’iniziativa Centomila Orti in Toscana, un progetto promosso dalla Regione Toscana che intende favorire ‘l’incremento di interesse per gli spazi verdi attrezzati, per il lavoro manuale in piccoli appezzamenti, per il recupero del contatto con la natura, per il confrontarsi nella capacità di far ‘crescere’ piante e prodotti vegetali’. Per questo, l’intera maggioranza, pur riconoscendone le difficoltà applicative nel nostro territorio comunale, ha ritenuto condivisibile la mozione presentata e si è espressa favorevolmente.
La maggioranza ha sì il dovere di farsi carico dell’amministrazione, ma anche quello di condurre un dialogo costruttivo e proficuo con le minoranze dunque, quando ci troviamo di fronte ad istanze ragionevoli e che vanno a migliorare il nostro Comune, non abbiamo alcun timore nel discuterle e votarle insieme alle opposizioni”. Si sono espressi contrariamente alla mozione i due esponenti del gruppo consiliare di Montopoli del Cambiamento.
“Con riferimento alla mozione relativa alle cedole per i libri di testo – specifica Licia Ventavoli –, il gruppo consiliare Democratici per Montopoli, in accordo con la giunta, ha preferito proporre di rinviare la discussione ai lavori nelle Commissioni. Questo non per scartare la proposta (ed è stato più volte esplicitato) quanto, invece, perché, a nostro parere, visto che c’erano opinioni divergenti soprattutto in merito alla prima parte della mozione, dove si proponeva di formulare ex novo un nuovo albo dei fornitori, quindi non si trattava solo di individuare le possibili soluzioni applicative, ma anche di discutere lo spirito generale del contenuto della mozione, abbiamo ritenuto che fosse meritevole di un maggior approfondimento, il più possibile condiviso e chiaro, nelle sedi deputate, ossia le commissioni consiliari. Nessuna preclusione, dunque, solo maggiore studio, approfondimento e condivisione nell’interesse dei cittadini e delle attività del territorio, ma senza perdere di vista il rispetto della normativa vigente che regola la disciplina delle Amministrazioni Comunali relativamente agli appalti ed all’affidamento dei servizi. La seconda parte della mozione era invece pienamente condivisibile in quanto semplificare le procedure di consegna delle cedole librarie con procedimenti informatici è di fatto auspicabile per tutta una serie di motivi che sono stati enunciati dall’assessore Scali nell’ambito del Consiglio. E’ da sottolineare che i sistemi informatici della nostra amministrazione comunale non sono ‘inadeguati’ (come Maria Vanni ed altri hanno affermato), ma soltanto incompatibili con questo tipo di software. Un’incompatibità che speriamo possa trovare una soluzione quanto prima. Va detto che la consigliera Maria Vanni, espressione della lista Progetto Insieme, si era resa disponibile ad emendare e modificare la mozione durante il Consiglio Comunale, grazie alla sospensione della seduta, proponendo di stralciarne gran parte e riducendola ad una mera dichiarazione di indirizzo, pur di approvarla, e insistendo nell’invito ad informarci, come maggioranza, sul caso di Castelfiorentino. Avremmo ben potuto votarla in quella forma ma sarebbe stato poco utile e alquanto approssimativo. Abbiamo ritenuto più opportuno offrire un’occasione per approfondire meglio la questione e, dopo esserci correttamente informati, proporre un modello ed un impegno, concretamente attuabile, da condividere e seguire. Le mozioni, penso servano a questo, non a segnare una vaga e indefinita ‘tacca’ politica o retorica”.
Rispetto al riferimento a Castelfiorentino, che Maria Vanni “ha più volte richiamato come ‘esempio’ diverso dal nostro e come modello a cui ispirarsi – tiene a precisare l’assessore Cristina Scali – da una verifica fatta con l’ufficio scuola del predetto comune, è risultato che la procedura attuata è la stessa che viene applicata qui a Montopoli. Quindi non riesco a capire dove sia la differenza. Inoltre, nessuno ha detto che il Comune è contrario a fare un albo dei rivenditori, ma vanno seguite le indicazioni previste dalla legge”.