La ’lezione’ di Capecchi a Montopoli del Cambiamento

1 agosto 2019 | 18:42
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La ’lezione’ di Capecchi a Montopoli del Cambiamento

E’ un Capecchi inedito quello che risponde ai consiglieri di opposizione di Montopoli del Cambiamento (Derattizzazione, Squarcini: “Trappole non in regola”). Un primo cittadino che non lesina lezioni di procedure e di diritto costituzionale ai nuovi esponenti del centrodestra, con tono un po’ didascalico.

La risposta di Giovanni Capecchi a Silvia Squarcini che si è vista precludere la possibilità, a suo parere, di discutere una interrogazione sulla questione della derattizzazione fatta in parte in modo non conforme sul territorio comunale. Ma non solo: il sindaco di Montopoli prima di entrare nel merito della questione politica azzarda una lunga disamina su procedure e regolamenti. “In merito alle affermazioni dei giorni scorsi del gruppo di “Montopoli del Cambiamento”, circa l’interpellanza presentata dal gruppo stesso in vista dell’ultima seduta del Consiglio Comunale tenutasi lunedì 29 luglio, ritengo opportuno, come Sindaco, rispondere tanto nella forma, quanto nel merito. “Innanzitutto – dice Capecchi – l’osservazione sulla forma. Ogni consigliere ha il diritto di presentare al sindaco e alla giunta, per iscritto, interrogazioni ed interpellanze per conoscere informazioni dettagliate ed i motivi di una qualsiasi condotta dell’amministrazione. Il confronto, del resto, è uno strumento indispensabile ed irrinunciabile del dibattito democratico. Allo stesso modo, però, anche la trasparenza, la pubblicità e un’efficace e tempestiva informazione e notifica sono elementi cardine del sistema democratico. Com’è noto ai consiglieri, è richiesto un anticipo di almeno 5 giorni rispetto alla data della successiva adunanza del Consiglio Comunale, e non va calcolata la Domenica, per notificare la convocazione della seduta del Consiglio. Ciò per garantire a tutti i consiglieri di poter prendere visione dell’ordine del giorno in maniera consapevole. Quindi, qualsiasi istanza da aggiungere all’ordine del giorno del consiglio comunale deve pervenire entro questi termini, in tempi ragionevoli.
Il deposito al protocollo della suddetta interpellanza, relativa alle ‘postazioni di derattizzazione’ sparse
per il territorio, è avvenuta in data martedì 23 luglio alle 15,45, allo stretto limite con la scadenza,
nell’ultimo giorno utile, e difatti, il messo era già partito per notificare la convocazione”. Ora rimane da capire se l’orario fissato per la presentazione degli atti da parte dei consiglieri comunali lo stabiliscano i tempi di lavoro del messo, un regolamento, o chi altro.
“Se la notifica – continua Capecchi – dello stesso ordine del giorno fosse arrivata il giorno successivo, mercoledì 24 luglio, l’amministrazione comunale sarebbe venuta meno agli obblighi di trasparenza e pubblicità di cui sopra, recando danno non solo a sé stessa e all’intero consiglio comunale, ma anche alla comunità”.
Poi il primo cittadino, non senza un pizzico di ostentata superiorità, prova a dare una lezione di politica a Montopoli del Cambimento sottolineando che le consigliere Lara Reali e Silvia Squarcini si dovrebbero occupare di altri temi, ma fino a prova contraria rimane il fatto che nei limiti fissati dalla legge ogni consigliere interviene su ciò che per sensibilità, competenze o comunque sia a suo parere è più importante. Altrimenti anche in questo caso viene meno il principio della libertà di pensiero e di parola.
“In secondo luogo, – dice infatti Capecchi – credo sia importante affrontare anche il merito della vicenda. L’interpellanza presentata dal gruppo consiliare di “Montopoli del Cambiamento” verte su una problematica, che certo, potrebbe essere portata all’attenzione degli organi competenti, senza il bisogno di un atto di questo tipo. Davvero vogliamo far credere che il dibattito politico all’interno del consiglio comunale debba vertere su alcune postazioni di derattizzazione? Perché non chiamare semplicemente l’ufficio ambiente per segnalare la problematica? Per di più, codesta interpellanza sarebbe stata dibattuta in una sessione del Consiglio comunale molto
importante come quella di lunedì. Durante la seduta, infatti, sono state discusse le variazioni e il riequilibrio del bilancio, oltre a fondamentali questioni legate all’urbanistica. Temi centrali, per la gestione del territorio e per la programmazione dei prossimi anni. Temi, che interessano tutta la cittadinanza e hanno una forte valenza politica. Temi che riguardano il governo della Città e le sue risorse. Peccato che, durante il confronto su questi temi, il gruppo consiliare di “Montopoli del Cambiamento” non abbia mai preso la parola e nemmeno espresso alcuna opinione. Sono stupito che, di fronte a questioni così rilevanti, la polemica si sia scatenata sulle postazioni di derattizzazione presenti sul territorio. Penso che si debba far politica affrontando ben altri argomenti: non è certamente mia intenzione sminuire un problema, ma credo fortemente che in una seduta del consiglio comunale dove si gettano le basi per il futuro della nostra città, un confronto più partecipato avrebbe sicuramente prodotto maggiori effetti positivi per la comunità”.
“Infine, giova ribadirlo – conclude Capecchi – ancora una volta, per dare ancor più vigore e forza al consiglio comunale come garante di un efficace processo democratico per la presa e l’attuazione delle scelte che riguardano il nostro Comune e i suoi cittadini, è opportuno invitare tutti i consiglieri a discutere al suo interno, e non attraverso i social: la campagna elettorale è finita. Credo che solo così, nell’ambito di un dialogo costruttivo, l’amministrazione possa fare il bene di Montopoli”. (g.m.)