Toscana Pride, ci sarà anche una rappresentanza dal comprensorio del Cuoio. La lista Santa Maria a Monte di tutti e il gruppo consiliare, infatti, hanno dato la loro adesione all’iniziativa che si terrà a Pisa domani (6 luglio) e alla quale parteciperà una delegazione.
“In questo momento politico che attraversa l’Italia – si spiega in una nota – è importante rivendicare i diritti di tutte le persone e iniziative come il Pride vanno in questo senso”. Tuttavia è polemica per la mancata adesione da parte della giunta. “Sembra una scelta logica per un comune amministrato da una maggioranza di destra, ma a Santa Maria a Monte c’é un problema – attacca Sergio Coppola, capogruppo consiliare Santa Maria a Monte di tutti -: il sindaco eè socialista iscritto al Psi di Nencini quel partito che organicamente in tutta Italia, a parte Santa Maria a Monte e Montopoli Val d’ Arno, fa parte delle coalizioni di centrosinistra. Scelta che stride anche con le dichiarazioni del Segretario provinciale del Psi Sorrente dell’ anno scorso fatte subito dopo le elezioni amministrative dove si plaudiva alla vittoria di Santa Maria a Monte e a quella di Montecatini val di Cecina e al ruolo avuto dal Psi nella costruzione dell’alternativa socialista e di difesa dei diritti dei cittadini, dimenticandosi però di dire che le coalizioni erano diverse: di destra a Santa Maria a Monte e di centro sinistra a Montecatini. Comprendo che rivendicare le vittorie faccia parte dell’orgoglio di partito, ma compagno Sorrente farei un po’ di formazione al Sindaco di Santa Maria a Monte sul tema dei diritti civili che, per il Pride, sono collegati al genere, ma in precedenza agli immigrati e all’accoglienza, alla legalità e ai diritti dei lavoratori di tutti i colori. Il Comune di Santa Maria a Monte, negli ultimi anni, non ha mai aderito a queste iniziative. Questo comportamento stride con la storia e i valori di un partito come il PSI che ha nel suo Dna la difesa dei diritti civili e dei lavoratori, ricordo la legge ‘sul divorzio’ che porta la firma del Deputato socialista Loris Fortuna oppure lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori a firma del Ministro Brodolini, ma evidentemente a Santa Maria a Monte tra difesa dei diritti civili e governabilità si sceglie il potere”.