
“Sono passati più di 40 giorni da quando avevamo inviato una lettera aperta al sindaco Toti, in cui protestavamo per il fatto che l’amministrazione castelfranchese avesse speso per la redazione e la stampa dell’opuscolo illustrativo di fine mandato 7.689 euro (4.700 euro per la predisposizione del suddetto opuscolo ed euro 2.989,00 per la stampa)”. Lo dice il candidato al consiglio comunale di Castelfranco di Sotto per il Movimento 5 stelle Luca Scarselli, che intende chiudere la campagna elettorale con un esposto a Toti.
“Tanto per dirla in parole semplici – spiega – ci riferiamo all’opuscolo che è stato inviato in tutte le case dei castelfranchesi al fine di illustrare cosa è stato fatto dal Comune e, di fatto, dalla giunta, negli ultimi 5 anni, con, oltretutto, la foto del primo cittadino nella prima pagina. La suddetta decisione è stata fatta passare come la comunicazione del bilancio di fine mandato, che in realtà è un atto amministrativo complesso e asettico e certamente la legge non impone di stampare dei depliant per portarli casa per casa di ogni cittadino. Per noi, vista la tempistica, tutta la vicenda aveva ed ha invece una finalità di propaganda elettorale. Sappiamo che è stato molto impegnato in questi giorni a preannunciare Case della Salute da più di un milione di euro o centri commerciali – coop o inaugurare murales, che visto lo stato di salute di alcune scuole… sono forse ‘murales portanti’? Comprendiamo benissimo che non abbia trovato cinque minuti di tempo per rispondere, ma visto il silenzio ci è sembrato giusto segnalare tutta la vicenda alla Corte dei Conti. Forse per un candidato a sindaco una cifra poco inferiore agli 8mila euro può sembrare poca cosa, viste le sopramenzionate opere, ma per chi ha un ufficiale giudiziario alle porte o deve arrivare a fine mese è certamente una somma notevole. Oltretutto, ricordiamo come un opuscolo simile sia stato stampato dalla Deidda e il comitato elettorale se lo è pagato direttamente senza metterlo a carico dei cittadini. Siamo ben consci che i suddetti atti appaiano avere una certa regolarità formale, ma quello che urta è anche la finalità propagandistica che sembra emergere. Non sappiamo cosa deciderà il giudice contabile, però La invitiamo provocatoriamente, ma fermamente, a pagare il conto. Perché, non sappiamo chi sarà il sindaco lunedì, ma certamente non sembra corretto che 7.689 euro rimangano sul conto dei cittadini dopo questa tournée elettorale”.