Elezioni Fucecchio, Marxisti leninisti: “Astensionismo per votare socialismo ”

22 maggio 2019 | 14:46
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Elezioni Fucecchio, Marxisti leninisti: “Astensionismo per votare socialismo ”

“Non chiediamo voti di lista. Il Partito marxista leninista italiano non sostiene tatticamente l’astensionismo elettorale e invita gli elettori di sinistra a qualificarlo politicamente considerandolo come un voto dato al Pmli e al socialismo. Il socialismo, poiché è la sola società che assicura il potere politico al proletariato, è l’unica vera alternativa al capitalismo. Tutte le altre proposte, comprese quelle predicate da imbroglioni politici travestiti da comunisti, sono tutte interne al capitalismo”. I marxisti leninisti di Fucecchio, in sostanza, invitano i fucecchiesi a non andare a votare. Non solo: “L’astensionismo elettorale non basta, occorre combatterle ogni giorno unendosi in un organismo politico di massa.

Per questo il Pmli propone a chi vuole il socialismo di creare in tutte le città e in tutti i quartieri le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta”. Quella che, in pratica, Spinelli dice di aver attuato attraverso l’ascolto costante dei cittadini. “I marxisti leninisti non vedono tutto questo. Il piglio da sceriffo è un tratto distintivo del ‘sindaco di tutti’, come si autodefinisce Spinelli. Presentando una lista civica ha spiegato: ‘Mi rende particolarmente orgoglioso incontrare così tante persone lontane dai partiti e dalla politica’. Un film già visto a livello nazionale dove duci e ducetti invocano ‘il sostegno diretto del popolo’: da Berlusconi, a Renzi e Salvini passando per Grillo. Si vanta di aver esteso i servizi, sviluppato il decoro di Fucecchio, realizzato opere urbanistiche, aumentato la ‘sicurezza’ dei cittadini, rilanciato l’ospedale. Ma più che interventi utili alla popolazione le iniziative dell’amministrazione comunale Pd guidata da Spinelli si riducono a operazioni di facciata.
Le risorse economiche e sociali non sono state utilizzate per affrontare le principali criticità cittadine che sono: il lavoro, la casa, la sanità, i servizi pubblici, l’ambiente. Tutto per piazza Montanelli ma nemmeno un centesimo per un progetto di edilizia popolare. E come vantarsi dell’ospedale, se a fronte di un reparto specializzato rimasto, si è perso il Pronto soccorso e tutto il resto, con una sanità pubblica completamente allo sfascio, con liste di attesa vergognosamente lunghe che costringono a rivolgersi alle strutture private? Sulla sicurezza tutti corrono dietro alla Lega che collega un presunto aumento della criminalità alla presenza dei migranti. Più telecamere e poliziotti per militarizzare un territorio che non ne ha assoluto bisogno. Piuttosto spendiamo i soldi per vigilare sull’area umida del Padule e collinare delle Cerbaie, dove aumenta il degrado ambientale: discariche diffuse con rifiuti pericolosi come l’amianto. Tavole rotonde sul Palio e quello che gli gira attorno, ma nessun impegno sul fronte del lavoro, in una zona manifatturiera dove la crisi economica del capitalismo globalizzato ha messo in discussione centinaia di posti di lavoro. Che l’amministrazione di Fucecchio istituisca un tavolo permanente per l’occupazione e assieme ai comuni limitrofi si faccia portatrice di tutele, contrastando i fenomeni del precariato, degli stage e promotrice della sicurezza sul lavoro”.
Per le prossime elezioni comunali del 26 maggio, “con l’astensionismo delegittimiamo sia il sindaco uscente Alessio Spinelli sia chi vorrebbe prenderne il posto, cioè Sabrina Ramello per il centrodestra reazionario, Fabrizia Morelli per i 5 Stelle che a Roma stanno con il fascista Salvini e le due liste, una di sinistra e una di destra che candidano Vannucci e Carmignani”.