“Il ’mostro’ ha un nuovo proprietario”, timori e speranze di Ferraro e Gregorini

10 maggio 2019 | 13:54
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“Il ’mostro’ ha un nuovo proprietario”, timori e speranze di Ferraro e Gregorini

“Il timore è che con l’acquisto del rudere si possa ripetere uno schema di gioco già visto, in una partita nella quale per garantire un futuro tranquillo alla nuova struttura si creino fratture nella comunità e si danneggino situazioni preesistenti. La speranza è che in futuro si tenga in considerazione l’interesse collettivo e non il particolare per evitare che i cittadini siano indotti a pensare che esistono cerchi magici o peggio ancora soggetti di serie a e di serie b”. Lo dicono Roberto Ferraro e Federico Gregorini, candidati della lista Lega al consiglio comunale di San Miniato.

Lo dicono commentando “voci che l’edificio incompiuto che svetta a San Miniato basso e che avrebbe dovuto ospitare anche la sede della Farmacia comunale sarebbe stato acquistato da un soggetto privato. Un rudere quello di San Miniato basso che desta sempre interesse nei cittadini, sia perché il Comune ci ha perso 280mila euro ‘abbonate’ all’Unipol in sede di incasso della fidejussione (Unipol tratta: 800mila euro a Farmacie. Lo stabile resta lì), sia perché alla perdita secca di 280mila euro si deve sommare una ulteriore perdita di centinaia di migliaia di euro conseguente agli oneri e ai mancati guadagni quale conseguenza del non completamento dell’edificio da parte del Consorzio Etruria. L’interesse nei confronti di questo ‘mostro’ amministrativo e di cemento è giustificato dal fatto che oltre ad essere costato salato alle casse del Comune non è diventato di proprietà pubblica neppure per una piccola porzione. Le perplessità aumentano qualora ci si interroghi su quale potrebbe essere la nuova destinazione che il presunto nuovo acquirente potrebbe dare all’edificio. Le perplessità non sono ingiustificate perché la vicenda della edificazione dell’edificio è la conseguenza di una partita che ha visto in campo vari soggetti: il Comune, la Casa del popolo, il Consorzio Etruria e Unipol. Con i disastrosi risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.