“Santa Croce merita di meglio”, la squadra di Lambertucci






“Anche a Santa Croce sull’Arno, grazie a Lambertucci, arriverà quel cambiamento che tanti Comuni toscani stanno già sperimentando. La gente ne parlerà e si renderà conto che dove governiamo noi le cose vanno molto meglio”. È proprio nel Comune di Santa Croce, infatti, che il centrodestra toscano vede il “cavallo di Troia” giusto per penetrare dentro le “mura” del distretto del Cuoio. Ne è convinto Giovanni Donzelli, deputato e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, intervenuto questa mattina (4 maggio) a Santa Croce, alla presentazione dei candidati a consigliere comunale della lista per Alessandro Lambertucci sindaco. Con lui anche la vicesindaco di Santa Maria a Monte Manuela Del Grande, in rappresentanza del direttivo provinciale di Forza Italia e della coordinatrice Raffella Bonsangue (candidata alla elezioni Europee, assente proprio perché impegnata a Roma nella presentazione dei candidati Forza Italia per l’Europarlamento), insieme al commissario della Lega per Santa Croce e San Miniato Giovanni Pasqualino e ad un altro “big” di Fratelli d’Italia: l’ex consigliere comunale pisano e attuale sindaco di Abetone-Cutigliano Diego Petrucci (che correrà alle elezioni europee per il partito di Giorgia Meloni).
Di fronte a loro una platea di simpatizzanti, arrivati per conoscere e sostenere i 16 candidati che affiancheranno Lambertucci alle amministrative del 26 maggio. Un appuntamento che mai come stavolta sembra l’occasione giusta per conquistare il palazzo di piazza del Popolo. “Tutte le volte che arriviamo alle elezioni a Santa Croce – ha sottolineato Donzelli – ci diciamo che questa sarà la volta buona, ma all’ultimo momento accade sempre qualcosa e si ha l’impressione di aver perso un’occasione. Questa volta, però, non è così. Perché siamo compatti, abbiamo scelto le persone giuste e abbiamo il vento in poppa a livello nazionale. Abbiamo vinto anche in posti impensabili come Cascina o Pistoia. La gente ne parla e i toscani si sono accorti che non siamo i pazzi criminali che il Pd gli aveva fatto credere. Anche le persone che hanno votato a sinistra ci riconoscono di governare bene. Succederà lo stesso anche a Santa Croce e la gente nei Comuni vicini ne parlerà, tanto che il prossimo anno potremo puntare anche alla conquista dalla Regione”.
L’importante, però, a Santa Croce come altrove, sarà restare uniti, evitando contrasti e inutili competizioni interne, come sottolineato dall’intervento di Manuela Del Grande: “Anziché perdere tempo in battibecchi e talvolta in ‘ragazzate’, che non aggiungono nulla di costruttivo ma che ti indeboliscono agli occhi degli elettori, è più opportuno fare squadra tra le forze di centrodestra, secondo una pari dignità, cercando poi di governare il meglio possibile mettendo in atto le idee e i programmi. Perché spesso è più facile stare all’opposizione anziché governare. Per fare bene, anche dopo le elezioni bisogna restare uniti, perché la formula vincente è e resta quella del centrodestra unito”.
Per Diego Petrucci, del resto, l’attuale fase politica rappresenta “il nostro 1994, quando tante regioni rosse, ad eccezione della sola Toscana – ha ricordato il candidato alle Europee – decisero di dare una chance al centrodestra. Adesso anche i cittadini toscani hanno capito che il richiamo alle ideologie della sinistra serviva solo per difendere le proprie poltrone. Mai come adesso sentono di poter votare in maniera libera, senza farsi condizionare da ideologie che non ci appartengono più”. Da qui appello al voto per le Europee: “Perché in questi anni – ha detto Petrucci – l’Unione europea ha sostenuto tante cose, ma non ha mai aiutato le coppie che fanno la scelta di fare dei figli e costruirsi una famiglia. Spero che anche Santa Croce metta al primo punto il sostegno alla natalità, perché se lo fa un piccolo Comune come il mio lo può fare anche l’Europa. La sinistra, invece, anziché sostenere la natalità ha preferito importare lavoratori stranieri e sottopagati che hanno prodotto il più grande attacco ai diritti dei lavoratori”.
A suonare la carica per Lambertucci, quindi, è stato il commissario Lega per Santa Croce e San Miniato Giovanni Pasqualino, convinto che i santacrocesi stavolta sceglieranno la voglia di cambiamento. “In quest’ultimo mese stiamo vedendo lavori a gogò – ha detto – ma i santacrocesi non sono stupidi: la sinistra governa da 70 anni e ormai la conoscono tutti molto bene. Noi invece ci presentiamo con una squadra di candidati all’altezza, piena di ragazzi giovani, preparati e onesti”.
“Una grande squadra senza ‘riempi lista’, piena di professionisti, di imprenditori e di ragazzi in gamba”, l’ha definita Lambertucci prima di chiamarli al microfono uno per uno. “Dobbiamo vincere per cambiare questo sistema di potere e che si fonda sul clientelismo – ha proseguito il candidato sindaco -. Dobbiamo vincere per portare più sicurezza nelle nostre strade, più rispetto delle regole, più case popolari agli italiani e per razionalizzare le risorse: non possiamo dare tutto alle associazioni amiche, ma dobbiamo pensare a chi ne ha veramente bisogno e a progetti concreti che abbiano una ricaduta sul territorio. Con il 26 maggio faremo vedere alla sinistra di cosa siamo capaci. Perché siamo stufi di vedere laboratori ideologici nelle nostre piazze. Anche a Villa Pacchiani vogliamo organizzare eventi e mostre che interessino davvero e non dove partecipano le solite 15 persone. Attualmente il Comune di Santa Croce ha ben 55 mutui aperti: è una situazione allarmante, e noi vorrei che tutti i lavori che vediamo nelle ultime settimane peggiorassero ancora questa situazione”.
“L’unica eredità di questa giunta sono proprio i 55 mutui, insieme ad una viabilità che èpraticamente un labirinto”, ha aggiunto il capolista Marco Rusconi, puntando il dito prima di tutto sulle condizioni del centro storico: “Io sono nato in paese quando ancora avevamo un paese – ha detto Rusconi -. Noi siamo cresciuti in sede, chi ha la mia età lo sa: i giovani avevano la possibilità di ritrovarsi in un centro di aggregazione. In questi anni abbiamo visto un paese abbandonato completamente a se stesso, non all’altezza della fama che i santacrocesi hanno nel mondo e non all’altezza del nostro polo industriale. Sono stato 5 anni in consiglio e ho visto come lavorano ma soprattutto come pensano: sono completamente avulsi dai problemi che percepiscono i cittadini. In questi 5 anni non è stato fatto niente, tanto che avremmo potuto presentare lo stesso identico programma del 2014”.
A turno, uno dopo l’altro, sono “sfilati” accanto a Lambertucci tutti i candidati inseriti in lista: 8 uomini e 8 donne, ognuno dei quali ha posto l’accento sui temi e sui contributi che vogliono portare nella macchina amministrativa di Santa Croce. Tra loro c’è anche l’ex vigile Vincenzo Oliveri, per tutti Asma, che da tempo ha ingaggiato una battaglia contro l’amministrazione Deidda a colpi di foto e video pubblicati sulle proprie pagine Facebook. “Questa è la mia arma – ha detto Oliveri mostrando la propria macchina fotografica – con la quale cerco di portare all’attenzione le situazioni di degrado e di incuria del nostro Comune. Eppure il sindaco mi ha bloccato, mentre qualcuno dei suoi sostenitori mi dà dell’infame. Se vinceremo porterò il mio contributo sui temi della sicurezza e del decoro”.
Di seguito l’elenco completo di tutti i candidati:
Marco Rusconi, 35 anni, impiegato tecnico
Giovanni Campanelli, 32 anni, dipendente
Antonio Castellani detto Tony, 61 anni, operaio
Benedetta Cicala, 27 anni, psicologa
Marco Duranti, 40 anni, avvocato
Valentina Fanella, 38 anni, avvocato
Enrico Giuntoli, 52 anni, consulente amministrativo
Grazia Nunziato, 38 anni, commerciante
Vincenzo Oliveri detto Asma, 70 anni, ex ispettore polizia municipale
Simonetta Pucci, 48 anni, casalinga
Maria Vittoria Selmi, 22 anni, studentessa universitaria
Fredi Sgherri, 40 anni, avvocato
Silvia Soldani, 39 anni, imprenditrice
Francesca Spini, 29 anni, imprenditrice
Stefano Vivaldi, 66 anni, imprenditore
Daniela Zocchi, 52 anni, imprenditrice
Giacomo Pelfer