Uno dei fondatori della Lega San Miniato ipotizza ’inciuci’
Strappo nel centrodestra samminiatese. Questa volta ad alzare il velo sullo scenario più nascosto delle manovre della politica, quello che al cittadino comune non è noto se non intuibile alle volte, è uno dei fondatori della Lega San Miniato Maurizio Lampis che affida il suo sfogo a parole pesanti e non certo lusinghiere per il candidato del centrodestra Michele Altini, parole che rischiano di lasciare il segno e di mostrare all’elettorato uno scenario ben poco edificate della politica samminiatese o meglio delle manovre di Forza Italia, secondo Lampis. Addirittura Lampis parla di “inciuci” e “accordi” in uno scenario di trasversalità tra alcune frange forziste samminiatese e il centrosinistra targato Pd. Uno sfogo nel quale pero l’ex esponente della segreteria provinciale della Lega cerca di distinguere le posizioni sottolineando il valore e l’onestà dei vertici provinciali del suo partito.
“Credo – dice Lampis – nella politica della Lega, ma quello che oggi si sta consumando all’interno del gruppo Lega San Miniato non ha più niente a che vedere con la politica del partito che ho avuto modo di conoscere in questo ultimo anno, durante il quale sono stato all’interno del direttivo provinciale. Lì ho conosciuto persone come Gabriele Gabbriellini, Edoardo Ziello, Susanna Ceccardi, la lista dei nomi sarebbe lunga, ma elenco solo loro in rappresentanza di tutta la Lega provinciale. Tutte persone degne del massimo rispetto per la loro integrità morale e politica: la loro politica è quella vera, quella che lotta per i cittadini e per il Paese. Oggi Forza Italia, che pur non avendo più troppi voti, si atteggia ancora a prima donna e si permette il lusso di imporre un suo candidato a San Miniato, che nessuno tra Lega e Fratelli d’Italia voleva. Sarà un caso che Fratelli d’Italia non abbia presentato nemmeno la lista?” si cheide Lampis.
“Se c’era un nome che i cittadini di San Miniato non volevano come candidato – continua l’esponente leghista – era proprio quello di Michele Altini e quello di un’altra persona che fa sempre parte della vecchia politica che oggi è candidato in lista con la Lega. E Forza Italia per vincere che fa? Candida proprio Altini”.
“Mi sembra evidente – riprende Lampis – già da questo che Forza Italia abbia volutamente messo un candidato per perdere, forse per fare un favore alla sinistra, non lo so, ma di sicuro non per vincere. Su Altini, che è attuale consigliere di opposizione in quota Forza Italia, i cittadini che si avvicinano ai gazebo Lega ci dicono che è sempre stato ‘filo Gabbanini‘ (filo- nel senso dell’etimo greco del prefisso, che in italiano significa amore, propensione, tendenza verso persone o cose ndr). Certo, non possiamo dire che non ci sia un fondo di verità – continua Lampis – visto che se si va cercando in rete, di qualche comunicato stampa da parte sua o del suo capogruppo si fatica a trovarne notizia”.
“Altini è sempre quello – stigmatizza l’esponente leghista – che Guazzini recentemente ha definito Zerbino di Gabbanini, ma se cercate una risposta dei consiglieri di Forza Italia sulla stampa o anche sui loro profili social non ne troverete traccia”.
L’invettiva di Lampis poi continua tra il tragico e l’ironico e dice: “Vogliamo parlare della campagna elettorale da parte di tutta Forza Italia? Non pervenuti. Fatevi un giro sulla pagina del candidato Michele Altini e vi accorgerete che la voglia di diventare sindaco è pari a zero o comunque spera di diventare sindaco con la campagna elettorale che la Lega sta facendo ormai da un anno. Se vedete qualcosa che riguarda la campagna elettorale – continua Lampis – è perché qualcuno ha fatto un tag con il suo nome, altrimenti zero assoluto. Eppure chi meglio di lui, visto che è consigliere d’opposizione, potrebbe fare campagna elettorale visto che è informato di tutto ciò che accade in Comune. Per non parlare di persone che si sono rifiutate di firmare la lista Lega perché non vogliono Altini candidato sindaco. Questi cittadini non voteranno pur di non appoggiare Altini”.
“Come possiamo fidarci? – continua Lampis – Vogliamo allora che tutto resti uguale? Tanto vale votare il Pd”.
“Poi la lista della Lega per San Miniato è qualcosa che ricorda molto la vecchia politica – spiega ancora Lampis -. Il nuovo commissario ha scelto personalmente parte dei candidati, persone come Roberto Ferraro che è stato in passato candidato con il Nuovo Centro destra di Alfano e Nunzio Ditta con Forza Italia, che alle scorse amministrative hanno preso, il primo 98 voti, quanto l’ultima del Pd, più i meno, e il secondo 16 voti”.
“Poi – incalza Lampis – c’è un’altra domanda che viene quasi spontanea. Perché Fabio Botrini è candidato con la Lega? Certo non perché è leghista, visto che fino a quando ho seguito il gruppo Lega San Miniato non si è mai avvicinato nemmeno a un nostro gazebo. La cosa ancora più strana è che a Forza Italia mancavano i candidati – fino a pochi giorni prima delle mie dimissioni la loro lista non superava le otto persone – quindi perché non candidarlo in quota Forza Italia? A noi gli uomini non mancavano. Forse per avere un consigliere in più in quota Forza Italia in caso di vittoria? Tutte queste cose mi sanno tanto di vecchia politica fatta da ‘accordicchi’ e ‘inciuci’ vari e onestamente non fa per me, io la faccia per questo tipo di cose non voglio mettercela. Mi spiace solo per chi pagherà il prezzo più alto per queste cose che sono in primis i cittadini che credono nella Lega e poi per la stessa Lega che con queste premesse a San Miniato perderà un sacco di voti”.