Interporto, viabilità e verde: i CambiaMenti per San Donato

“San Donato ha bisogno, prima di tutto, di essere messo in sicurezza dal punto di vista idrogeologico”. Ne sono certi i candidati delle liste civiche CambiaMenti e AttivaMente per Manola Guazzini sindaco di San Miniato.
“Si dovrà finalmente – dicono – completare l’impianto di sollevamento, che l’attuale amministrazione tiene bloccato da anni non riuscendo a risolvere un contenzioso con la ditta incaricata. Si dovrà inoltre procedere a tappare la buca nell’argine dell’Arno, intervento che è stato molte volte ‘venduto’ come fatto o finanziato ma che ha sempre continuato ad essere oggetto di rimpalli tra l’Amministrazione e altri enti competenti. Il ‘Centro Intermodale’ è stato di recente acquisito da una proprietà, su cui non sono state fornite sufficienti informazioni, che sembrerebbe però intenzionata a mantenere la destinazione d’uso attualmente prevista per attività di tipo logistico. Ma non si dovrà certo aspettare che questa proprietà faccia tutto lei: il Comune ha il dovere di intervenire sul versante delle destinazioni d’uso: si dovranno trovare con i compratori accordi per riqualificare l’area e per individuare destinazioni di possibili volumi che non saranno usufruiti. Ciò è molto importante perché dalla riqualificazione dell’area dell’Interporto passa la ricucitura delle due frazioni di San Donato e Ponte a Egola, con aree verdi e percorsi di collegamento, piste ciclabili, percorsi pedonali e riqualificazione del ponte carrabile. Per noi, inoltre, è ovvio che si dovrà procedere a ritirare la previsione urbanistica che consentirebbe la costruzione del Penny Market al di fuori dell’area dell’Interporto, evitare un’ulteriore concentrazione in quell’area di strutture di grande distribuzione, ridurre l’impatto da traffico e da inquinamento. Il ricollegamento di San Donato e Ponte a Egola non deve passare attraverso ulteriori espansioni edilizie ma attraverso la progettazione di nuovi spazi verdi. San Donato ha poi bisogno di interventi strategici sulla sicurezza della viabilità (in particolare la valutazione di una pista ciclabile lungo via Arginale Ovest per diminuire il rischio di incidenti, un parcheggio davanti alla scuola elementare, il completamento del marciapiedi di via Leonardo da Vinci) e della realizzazione, in uno dei molti fondi inutilizzati esistenti, di un punto di aggregazione sociale che dia una sede alle associazioni della frazione, consenta lo svolgimento di assemblee pubbliche e dia risposte ad alcune esigenze (un ambulatorio medico, un punto per i prelievi)”.