Fratelli d’Italia, Petrucci alle Europee. A Montopoli lo lancia Tesi

Anticipando la domanda, è lo stesso candidato a sindaco Massimo Tesi a raccontare l’imbarazzo nel presentare a Montopoli Valdarno la candidatura alle elezioni europee di Diego Petrucci. Ora sindaco di Abetone e Cutigliano, era stato consigliere comunale a Pisa ed è tra le certezze in Toscana di Giorgia Meloni. L’imbarazzo di Tesi dipende dal fatto che per le Amministrative, a Montopoli, Fratelli d’Italia appoggia la candidatura a sindaco di Silvia Squarcini. Una divisione, quella del centrodestra, che ha destato sorpresa, ma che ormai sembrava risolta.
“Abbiamo avuto – ha detto Tesi – la richiesta di presentare Diego Petrucci per le Europee e noi siamo aperti a tutti. Abbiamo lavorato a lungo anche qui a Montopoli per una lista unitaria, che purtroppo non ha visto la luce. Le decisioni le lasciamo ai cittadini”. “Purtroppo – ha detto Petrucci – a livello locale c’è una divisione, ma questo non significa che noi non si debba portare avanti un lavoro che guardi all’unione d’intenti”. “Non a caso – ha aggiunto Tesi – la nostra è una lista civica che guarda a destra. Noi non siamo la Lega che mette paletti a ripetizione. Noi siamo trasparenti e aperti e non abbiamo paura di confrontarci”. Una situazione che ha voluto commentare anche Paolo D’Addario, esponente di Energi per l’Italia, partito di Tesi, oltre che candidato nella lista unitaria del centrodestra a Castelfranco Di Sotto. “Purtroppo in molti contesti la Lega ha voluto portare avanti una filosofia tesa a mettere delle bandierine su una carta, con decisioni irrispettose delle realtà locali – dice D’Addario. – Oggi se qualcuno di noi avesse voluto saltare sul carro più sicuro non avremmo avuto dubbi, ma il motiper cui siamo qui è un altro e riguarda il governo ed il futuro dei nostri territori”.
Venedo alla candidatura per le europee, “Fratelli d’Italia – spiega Petrucci – sta aggregando una serie di esperienze su tutto il territorio nazionale che vanno oltre la destra classica. Siamo in un periodo molto positivo per noi. Quello che io spero è che in Toscana si vada oltre la media nazionale, cosa mai avvenuta fino ad ora”. “L’Europa in questi anni ha speso in tutto, dagli allevamenti di chiocciole alle rotonde. Però non si è investito un euro in politiche della natalità. E non si è fatto perché abbiamo preferito importare i figli di altri continenti – ha ribadito Petrucci. – Nessuno si preoccupa di sostenere le nascite, mentre i migranti sono vittime e carnefici di queste operazioni abominevoli. Noi dobbiamo invertire questo trend. Non a caso a Pistoia e sulla montagna pistoiese abbiamo istituito il bonus bebè, che consente a ogni famiglia con un nuovo nato di scegliere una farmacia in cui aprire un credito di cui può usufruire per spese relative al neonato”.
“Al tempo stesso dobbiamo cambiare passo nel modo di amministrare – continua il candidato alle Europee. – Venti anni di filosofie di sinistra della serie “più diritti per tutti e stop” hanno mortificato le persone per bene e distrutto le nostre città. Noi stiamo cercando di fare una rivoluzione. Nella fruizione di diritti, come anche nell’accesso al patrimonio delle nostre città come le case popolari, dovremo disporre come di una patente a punti: vai a rubare? Non paghi le tasse? Non mandi il bimbo a scuola? Meno uno, meno due, meno tre. I diritti a chi è pronto a rispettare i doveri”.
Nilo Di Modica