Giglioli sfodera i big, arriva Minniti per il primo evento pubblico
“Soddisfatto e anche un po’ sorpreso. Onestamente non mi aspettavo tutta questa folla e tutta questa attenzione” non nasconde un pizzico d’emozione Simone Giglioli quando presenta la sua prima uscita ufficiale da candidato a sindaco di San Miniato per il centrosinistra in programma venerdì 25 gennaio alle 20 alla Casa Culturale di San Miniato Basso, iniziativa a cui sarà presente anche l’ex ministro Marco Minniti, oltre al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.
Sono infatti oltre 400 le persone che si sono prenotate e altre prenotazioni sono state bloccate perché è già stata raggiunta la capienza massima dei locali. “Tante persone, purtroppo, che volevano venire non le abbiamo potute accettare – spiega Giglioli -. Mi scuso per la mia eccessiva prudenza ma davvero questa voglia di partecipare mi ha preso in contropiede. Garantisco che faremo altri incontri e che ci sarà spazio per tutti, ma anche chi non è a cena se ne ha voglia lo aspetto per un brindisi finale”.
“Il fatto positivo comunque è che, nonostante tutti i problemi del centrosinistra a livello nazionale, la voglia di partecipare si sia dimostrata tanto grande – dice il candidato a sindaco -. E’ un bene prima di tutto per San Miniato perché questo spirito civico è garanzia di buon governo. Dove i cittadini sono attenti e partecipi vuol dire che c’è una comunità viva e sana e questo è di grande aiuto per una amministrazione”. “Ed è un aiuto che voglio sfruttare fin dall’inizio della mia campagna. Il nostro programma infatti sarà scritto assieme ai cittadini. Ho anche deciso di mettere a disposizione un numero di telefono specifico per chi voglia mandare suggerimenti, idee e richieste di incontro via whatsapp 39117259120 e una mail, segreteriagiglioli@gmail.com. Costruiremo la nostra campagna sia in momenti di larga partecipazione come quello di venerdì sera, sia in faccia a faccia nelle case delle famiglie di San Miniato. Anzi chi mi vuole invitare per un caffé si faccia avanti, le paste le porto io”conclude Giglioli.
Le alleanze
Una sfida, quella per la potrona di sindaco di San Miniato, che per adesso vede schierati solo due candidati, entrambi provenienti dalla stessa area: oltre a Giglioli sarà della partita Manola Guazzini, mentre a destra ancora non scoprono le carte. Aperto per ora il tavolo delle trattative a sinistra. “Non abbiamo ancora chiuso nessun accordo, ma sono in corso numerosi incontri sia con Liberi e Uguali che con altre forze di natura più civica e con i riformisti – dice Giglioli. – Con LeU gli incontri ci sono stati anche a livello comprensoriale. Hanno redatto come partito un documento che noi abbiamo letto con attenzione e che contiene numerosi spunti che fanno parte anche del nostro bagaglio, tanto che in certi casi ci abbiamo lavorato nella stessa direzione: penso, ad esempio, a tutto quello che riguarda la scuola e le politiche sociali. Oppure sull’Unione dei Comuni, che anche loro vogliono superare. Vedo buoni margini di discussione e di convergenza”.
Gli avversari
Tutt’altro dire in merito a chi sfiderà il centrosinistra in quella che, almeno per la Toscana in generale, sarà una tornata elettorale sicuramente decisiva. “Non abbiamo paura della Lega, non ci faremo intimorire da chi semina paura – dice il candidato sindaco. – A San Miniato non credo vi siano situazioni di particolare degrado o nelle quali sia messa in ballo la sicurezza. Credo che verremo valutati per quello che abbiamo fatto e che dimostreremo di essere capaci di fare”. E sugli altri candidati: “Vedo muoversi liste civiche che dall’inizio della campagna elettorale hanno cambiato natura più volte. Non credo che cambiare le etichette in corsa sia un buon modo per presentarsi agli elettori”.
Le proposte
Le cose di cui andremo parlando in giro per le tante frazioni del comune sono molte. Abbiamo tante cose su cui lavorare e su cui confrontarci con le persone. Ci sarà spazio per tutti e per tutte le proposte – continua Giglioli. – Penso ai forti investimenti di cui ha bisogno tutto il settore delle politiche sociali, della scuola, delle categorie più deboli e degli anziani, dell’infanzia. Ma anche ai lavori che ancora non siamo riusciti a completare: il bacino remiero di Roffia e la questione liceo Marconi, che deve avere una sede definitiva, essere ripensato in un ottica che guardi al comprensorio e quindi non può tornare a San Miniato alto”. Qualche parola, poi, Giglioli la spende per la Valdegola: “E’ la culla del prodotto più pregiato che abbiamo, il tartufo – dice – e sta dimostrando in anni recenti una spiccata vocazione turistica. Credo che abbia bisogno di servizi ed infrastrutture migliori, penso alla fibra, ma anche di strade migliori. La via Maremmana è un’arteria fondamentale che merita maggiore attenzione sul fronte della sicurezza, come anche un alleggerimento del traffico che tutti i giorni la attraversa”.
Nilo Di Modica