Più tasse al no profit, per il Pd Castelfranco di Sotto “significa volerle uccidere”

“Molte realtà saranno costrette a chiudere perché già adesso sono sostenute da donazioni di volontari, da raccolte fondi, da confessioni religiose, dal 5 per mille. Sostegno che basta appena alla loro sopravvivenza. Raddoppiargli le tasse significa volerle uccidere”. Ne è certo il Partito Democratico di Castelfranco di Sotto che commenta l’aumento delle tasse al no profit proposto dal Governo.
“Per ottenere un incasso irrisorio rispetto ai miliardi della Manovra – spiega il Pd -, hanno deciso di mettere in ginocchio tutto il mondo del volontariato e del No Profit. In questo modo si puniscono Pubbliche Assistenze, Misericordie, centri per gli anziani, Orotori, parrocchie, scuole, mense della Caritas aumentando le tasse al No Profit. Il governo intende prelevare da queste realtà 158 milioni in più ogni anno che utilizzerà per il reddito di cittadinanza e quota 100. Paradossalmente si tasserà chi oggi quotidianamente aiuta i più deboli per finanziare chi starà a casa ad aspettare fino a tre proposte di lavoro e chi andrà in pensione prima, ma tagliando parte della pensione. Con la Manovra l’aliquota Ires non sarà più del 12% ma salirà al 24% per gli enti non commerciali. Enti che cioè non hanno finalità né commerciali né di lucro. Di Maio ne va fiero, la Lega sta zitta. In Toscana si tratta di circa 20 milioni in più l’anno a carico delle Pubbliche Assistenze, delle Misericordie, dei volontari che aiutano i senzatetto o che spengono gli incendi, della galassia della protezione civile, delle parrocchie e degli oratori, dei centri per anziani, di chi aiuta persone con disabilità, di tutti coloro che si occupano di recuperare i giovani e giovanissimi dall’uso di droga, alcool, gioco d’azzardo. Di chi recupera generi alimentari e li distribuisce alle mense dei bisognosi per non parlare delle stesse mense o centri della Caritas”.