Il Pd ha scelto: Giglioli è il candidato a sindaco alle elezioni 2019






Il Pd di San Miniato ha rotto gli indugi: il segretario Simone Giglioli è il candidato a sindaco. Ha scelto la sede del Pd di Ponte a Egola per presentarsi, in un incontro al quale ha partecipato la giunta a fine mandato e “lo stato maggiore” del Pd di San Miniato, stretto attorno al segretario dopo mesi di toto nomi. Giglioli è stato scelto all’unanimità dall’assemblea che si è riunita nella serata di ieri 17 dicembre.
Il Pd voleva un nome prima di Natale e a notte inoltrata ha deliberato. Ora comincia la lunga corsa verso il 26 maggio, in realtà partita da un po’ ma ora con una guida ufficiale. Niente primarie, quindi, ma un percorso di condivisione avviato dopo l’estate è completato. Tappa che apre la strada ad altri percorsi, a partire dalla surroga del segretario, necessaria prima del voto.
“Io ho chiesto solo di avere un’ampia convergenza – ha detto Giglioli -, è l’unica condizione che ho messo”. Una scelta n liena con quello che è stato fino ad ora da segretario il ruolo di Giglioli e che ora porterà anche nelle logiche da candidato, che preferisce correre con un partito unito al seguito. D’altra parte la corsa è l’altra sua passione. Che è più bella, facile e gratificante se in gruppo. “Noi siamo aperti a tutte le forze civiche e di centrosinistra, nella continuità dell’esperienza del 2009 e del 2014. Lo sviluppo delle varie zone, penso alla Valdegola e al centro storico, sarà un tema fondamentale della campagna elettorale. L’altra questione di cui terremo fortemente conto è lo sviluppo economico del territorio, non è un caso che abbia deciso di presentare la mia candidatura nella sede del Pd di Ponte a Egola, la Valdegola è l’area produttiva del nostro comune ed è nostra intenzione dedicarle attenzione”.
Sui temi della Campagna elettorale poi Giglioli precisa: ” è presto per parlarne, ma sicuramente Ci sono questioni aperte che non dobbiamo ignorare, come quella dei poli scolastici, da un lato abbiamo i liceo scientifico che sta vivendo un boom di iscrizioni, dall’altra l’istituto tecnico Cattaneo che è a fare i conti con la ristrettezza di spazi. Ecco questo sarà sicuramente un tema della campagna elettorale che affronteremo, Poi c’è l’Icla che dopo la sentenza del tar andrà affrontata un tema difficile anche perché se da un alto è diminuita la produzione dell’azienda rispetto al passato il paese , urbanisticamente l’ha abbracciata. Altra questione che ereditiamo è il projet financing che andrà affrontato dopo il pronunciamento che ci vincolerebbe comunque a pagare sette milioni di euro. Insomma – conclude Giglioli – i temi sono tanti e ne verranno fuori vari, ma ora come primo passo è mettersi a lavorare per costruire un percorso che ci proti a vincere, con l’aiuto di tutti quindi costruire una coalizione, e poi una lista di candidati”.
A sostenere Giglioli nella presentazione della sua candidatura infatti c’era tutto lo stato maggiore della giunta in scadenza di Vittorio Gabbanini, anche lui presente, e qualche attivista di partito.