Ex scuole di San Sebastiano, Parrella: “Realizzare un centro polifunzionale”

4 giugno 2018 | 16:19
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Ex scuole di San Sebastiano, Parrella: “Realizzare un centro polifunzionale”

“Vogliamo recuperare le ex scuole di San Sebestiano per realizzare un centro polifuzionale per bambini e anziani, disabili e associazioni, giovani e cittadini di ogni età e condizione, da zero a 120 anni. Perché possano incontrarsi e vivere insieme delle esperienze, interagendo fra loro e col tessuto socio-economico del nostro territorio, con le sue caratteristiche storiche e ambientali”. Questa è la proposta di Ilaria Parrella, per costruire un luogo dove creare cultura e organizzare attività ricreative. Il progetto si chiama Centro Crescere insieme 0-120.

“Un edificio abbandonato – spiega Parrella – appare come una ferita aperta agli occhi e al cuore della comunità di persone che abita quel territorio. Le ex scuole San Sebastiano di Santa Maria a Monte, da anni dismesse, hanno visto crescere generazioni di nostri concittadini che hanno poi contribuito alla crescita del nostro Comune. Oggi noi vogliamo riunire queste generazioni e quelle che si sono succedute, per un nuovo e ambizioso obiettivo: recuperare le ex scuole e dare loro una nuova vita ma sempre al servizio del bene comune, col progetto Centro Crescere insieme 0-120”. E Parrella entra nel dettaglio della proposta: “Sarà una struttura modulabile nelle funzioni e nello spazio a seconda delle esigenze, un luogo dove creare e incontrare cultura, dove organizzare attività ricreative e di socialità aperte a tutti. Pensiamo ad un vero e proprio laboratorio di progetti, da promuovere attraverso la ricerca di bandi pubblici e privati, capace di attrarre investimenti grazie all’impegno creativo e alle competenze di tutto il tessuto sociale: dall’amministrazione comunale ai giovani, dagli studenti alle associazioni presenti nel nostro Comune, dalle categorie economiche al volontariato. Una risposta concreta – conclude – ai bisogni di una società che cambia (popolazione sempre più anziana, bambini e adolescenti da seguire oltre l’orario scolastico, famiglie in difficoltà) e dove il confronto tra le diversità diventa un modo per conoscersi e per crescere insieme”.