Pd Pisa vuole un passo indietro, Betti chiede di votare. Leu fermo su Coppola

28 aprile 2018 | 20:03
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Pd Pisa vuole un passo indietro, Betti chiede di votare. Leu fermo su Coppola

Chi prima arriva meglio alloggia, recita il proverbio. In virtù di questo, il Pd di Santa Maria a Monte aveva ben pensato di portarsi avanti con il progetto di conquista del Comune, che quest’anno va alle urne. Ad arrivare ultimo è il Pd provinciale, che non ci sta e al candidato sindaco Filippo Betti ha chiesto un passo indietro, in favore del candidato Sergio Coppola, “lanciato” qualche giorno dopo.

Il segretario provinciale doveva aver lanciato qualche messaggio – evidentemente non colto – prima di “sbottare” alla vigilia di quella presentata come un’occasione per fare sinergia (Elezioni, Pd ’impallina’ Betti. Sonetti:“Nessun appoggio”) e che, invece, è diventata una sorta di imboscata: in direzione provinciale Pd a Pisa, racconta Betti “sostanzialmente, mi è stato chiesto un passo indietro in favore della candidatura di Coppola, anch’esso presente, verso il quale non nutro alcun pregiudizio perché l’ho conosciuto per la prima volta in tale incontro”. I punti sono tanti. Uno, per esempio, è che Betti non ha tessere di partito, quindi non risponde alla segreteria provinciale del Pd. Lui no, ma ecco un altro punto: nella lista che stava preparando da un paio di mesi, c’è il segretario locale del Pd e ci sono alcuni tesserati. Probabilmente – ma non ci è dato saperlo – quel passo indietro sarà stato chiesto anche a loro, che non hanno troppa scelta. Un altro punto è che Betti non si è proposto, ma è stato cercato e aiutato dal Pd locale. Nonostante questo, Betti non ha dato subito una risposta alla domanda – diciamocelo – un po’ sfacciata. “Mi sono riservato la decisione – immaginiamo anche per consultarsi con le persone da lui coinvolte in questa battaglia non facile contro un sindaco uscente -, ma a questo punto, dopo che ho profuso per oltre un mese sforzi immani per la creazione di questa lista civica sacrificando i miei affetti più cari fra i quali mio figlio di un anno e mezzo, è doverosa una assemblea del Pd dove votare sul mio appoggio o meno, secondo il loro statuto, nella inevitabile consapevolezza che tale votazione spaccherà oltremodo ciò che rimane di un ideale politico che avrei voluto riportare alla guida del nostro paese”.
“Come rappresentanza di LeU – spiega il coordinamento di Santa Maria a Monte e Valdarno Inferiore – avevamo proposto al Pd di lavorare a una candidatura qualificata, di alto profilo e di comprovata onorabilità, dotata della necessaria esperienza, pena l’astensione dalla competizione elettorale. Questa figura poteva essere rappresentata da Bernardo Vellone. Purtroppo questa proposta non ha avuto nessun concreto sviluppo. Rimaneva da capire, quindi, nella consapevolezza dell’esistenza di un ampio malcontento fra la popolazione e in gran parte dell’associazionismo verso la giunta uscente, se si fosse potuto trovare ugualmente un altro punto di riferimento. Riteniamo che Sergio Coppola (Santa Maria a Monte di tutti lancia Sergio Coppola) rappresenti pienamente ciò che serve per un nuovo modo di governare il nostro comune, per un progetto vero sul quale è necessario lavorare. La disponibilità di Sergio Coppola ci consegna una responsabilità che vogliamo diventi un appello per tutti coloro che vogliono un comune ‘di tutti’ e ‘per tutti’, per una politica che la smetta con i perenni proclami da campagna elettorale, parlando con i fatti e non con le chiacchiere. LeU quindi, mantenendo un profilo aperto a tutte le forze di sinistra e progressiste, appoggia una candidatura aperta e autonoma che da sempre, per la storia personale, ha dimostrato di saper parlare all’associazionismo e che ha a cuore la storia e il tessuto sociale del nostro territorio. Santa Maria a Monte di tutti perché una classe politica coraggiosa deve saper costruire un progetto che non guardi al solo centro storico ma a tutto il territorio, perché chi amministra non deve erigere muri. Nei prossimi giorni lavoreremo, insieme a tutti coloro che credono in tutto questo, alla costruzione della lista e delle adesioni”. 
Una lista che, invece, Betti avrebbe già quasi chiuso e che prevede posti proprio per le forze di sinistra. Due rette parallele, forse, destinate a non incontrarsi. O a incontrasi, ma schiacciando chi è al vertice. Cose da risolvere alla svelta: tra una manciata di settimane si vota. (E.ven)